Ladri scatenati nei marciapiedi della città dove da settimane, alle sue porte, specialmente in periferia, stanno scomparendo i chiusini metallici.
Un mistero che riguarda anche le pesanti grate in ferro o quei pozzetti in ghisa delle acque reflue, prese di mira dai predatori di metallo.
UN FATTO CHE SI RIPETE. È accaduto in passato e si è presentato ancora una volta in questi giorni, ad esempio in via San Paolo dove mani anonime hanno portato via almeno venti coperture metalliche piste a protezione delle condotte idriche. A farne le spese sono stati anche i chiusini degli impianti elettrici.
IL PARERE DEL CONSIGLIERE. Sull’argomento è intervenuto Paolo Casu, consigliere del Comune di Cagliari che ha auspicato “la soluzione del problema dopo la pausa di ferragosto dell’assemblea civica perché – ribadisce – sono ingenti i danni economici all’amministrazione comunale, è gravissima le situazione di pericolo per le auto e per i pedoni”.
ACCANTO ALLA LAGUNA DI SANTA GILLA, sul ciglio stradale di via San Paolo, per quanti lasciano la Città mercato e si dirigono verso il cavalcavia per Pula (o per viale La Playa), saltano agli occhi i grandi “buchi” sul marciapiede, ora delimitati da apposite protezioni provvisorie.
LE IPOTESI. Stavolta i predatori di tombini, avrebbero agito con inaudita violenza in quello che, sulle prime, appare un furto aggravato.
“UNA STRATEGIA CRIMINALE. Laddove i tombini erano già stati fregati negli anni passati – riprende Paolo Casu – i ladri hanno usato mazze metalliche per spaccare le coperture di cemento installate per proteggere profondi pozzetti, nel tentativo di intercettare appunto i chiusini di metallo. Una operazione progettata forse nei minimi particolari”, considerato “il peso dei chiusini metallici depredati” conclude Casu.
Sollevarli significa usare particolari attrezzi; portarli via significa dover usare un mezzo capiente e “solitamente chi agisce in questo modo deprecabile cerca di piazzare i tombini e le grate in ghisa in qualche fonderia”.
Il valore del “bottino” o meglio, dell’attacco al tombino, supera i mille euro.
LA PROTEZIONE CIVILE. L’intervento della Protezione civile ha limitato i danni all’amministrazione civica: in via San Paolo, accanto ai tombini oramai privi del loro coperchio, sono state piazzate una ventina di transenne. L’obiettivo è proteggere i passanti anche se, in questi giorni di vento, i tombini aperto nel marciapiede stanno assumendo le sembianze di piccole pattumiere: cartacce e rifiuti rischiano di intasare il sistema di raccolta delle acque piovane.
Sorge spontaneo chiederci: altre strade della città riserveranno simili e al tempo stesso amare sorprese?
[autore, Marcello Polastri]
[occhiello, Ladri scatenati]