Jessica, disabile di Serramanna: “Rimasta senza i soldi per le medicine per ‘colpa’ delle Poste”

Per giorni è rimasta senza nemmeno un centesimo per comprarsi le medicine, Jessica Murgia, malata oncologica 44enne: “Le Poste di Serramanna non hanno accettato la carta d’identità temporanea, dopo aver girato in lungo e in largo sono riuscita a risolvere tutto negli sportelli di Cagliari. Assurdo”


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Smarrire il borsello con carte e documenti si è rivelato un vero e proprio incubo per Jessica Murgia, 44 anni di Serramanna, inabile al cento per cento e malata oncologica da giugno che, per riavere possesso dei suoi contanti si è dovuta, alla fine, recare alle poste di Cagliari. Tutto ha inizio qualche giorno fa quando la donna ha perso i documenti di identità e le carte di credito. Dopo aver effettuato la denuncia presso la caserma dei carabinieri del paese, il 28 ottobre si è recata all’ufficio dell’anagrafe e, in seguito, a quello delle poste con il foglio sostitutivo dei documenti di identità per avere un duplicato delle carte. “Nonostante una circolare del ministero”, spiega Jessica Murgia, “che evidenzia che il documento di riconoscimento elettronico temporaneo è valido, all’ufficio postale mi è stata negata la richiesta poiché esigevano i miei documenti. Ho fatto la spola ben cinque volte dalla posta al Comune sorretta dalla mia accompagnatrice, poiché sono rimasta senza un centesimo e ho tante medicine da comperare e i soldi mi servivano subito. Ma non c’è stato niente da fare. Alla fine una conoscenza mi ha consigliato di rivolgermi a Cagliari e così ho fatto. Con il documento temporaneo di identità mi sono state date le mie carte. Mi chiedo perché all’ufficio postale di Cagliari si, come da norma, e a quello di Serramanna no?”.

 

La donna, in seguito allo sforzo fisico che ha dovuto affrontare, che non ha giovato alla sua salute, le ha procurato tanta stanchezza a tal punto da ” farmi rimanere a casa coricata per ben due giorni”. Una situazione di forte stress a carico di un disabile che sottolinea che “voglio raccontare quanto mi è accaduto poiché  trovo ingiusto quanto successo e penso anche ai pensionati, ai signori anziani e a tutti i malati che aspettano la pensione e che per un fatto inspiegabile come questo non possono mangiare e ottenere quello che gli è dovuto nel caso dovessero accidentalmente perdere i documenti “.