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Ivan Melis ha 42 anni ed è di Iglesias. La sua vita cambia nel 2011, con l’arrivo della sclerosi multipla, una delle “bestie” peggiori dal punto di vista delle malattie. All’Aias fa fisioterapia ed è seguito, ma dopo la lettera della Regione ha paura, tanta paura: “Siamo tutti sulla stessa barca, lavoratori e pazienti. Una discriminazione simile non l’avevo mai vista, la colpa è della Regione che non eroga le convenzioni, ecco perché l’Aias non può pagare i suoi dipendenti. Ma chi paga”, dice Melis, “siamo anche noi utenti. Faccio fisioterapia tre volte alla settimana, sono seguito anche da una psicologa, un’assistente sociale, una neurologa e una fisiatra”.
Un “lavoro” globale sul corpo del 42enne, insomma, che solidarizza con i lavoratori dell’Aias: “non voglio tornare nelle liste d’attesa, significherebbe perdere mesi e, soprattutto, tutte le funzioni che ho recuperato. Sono migliorato tantissimo, con la fisioterapia posso fare alcuni passaggi posturali. La Regione deve erogare le concessioni, non ci sono solo i lavoratori disperati, ci siamo anche noi utenti, e siamo altrettanto disperati”.