Is Mirrionis, un nuovo mega oratorio per i giovani del quartiere

Svolta per i ragazzi di Is Mirrionis, finalmente un oratorio ultramoderno.  Un gioiellino pronto ad accogliere i tanti giovani del quartiere popolare, da sempre carente di luoghi di aggregazione. 


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Un oratorio ultramoderno e nuovo di zecca. Un gioiellino pronto ad accogliere i tanti giovani di Is Mirrionis, rione popolare da sempre carente di luoghi di aggregazione per i ragazzi. Il Comune, anche grazie ad un importante finanziamento regionale, trasformerà un vecchio deposito militare, oggi fatiscente, in oratorio parrocchiale.

La storia è quella di una vecchia caserma che diventa chiesa nel neonato rione popolare di Is Mirrionis, dove la parrocchia è stata eretta il 28 novembre 1967, da monsignor Paolo Botto. In un primo momento le attività si svolsero in un magazzino di via Is Mirrionis, ma in seguito fu concessa al parroco una piccola parte di un capannone militare che durante la seconda guerra mondiale fungeva da caserma: vennero realizzati alcuni lavori di trasformazione interna che ne permisero l’utilizzo come chiesa. Negli anni novanta la chiesa Santissimi Pietro e Paolo fu dichiarata inagibile a causa del degrado della copertura che in alcune parti manifestava cedimenti. Solo con l’intervento riparatore del Genio Civile negli anni 2000 e 2001 si poterono sanare le parti degradate con il restauro complessivo della copertura. Nel 2002 la comunità poté rientrare nella nuova chiesa, ottenuta con un rifacimento ex novo del tetto e dell’intera struttura interna. Nel 2009, col rinnovo della concessione, anche il vecchio locale l’ex “deposito per i corpi di reato”, è stato dato in uso alla parrocchia. E ora, grazie ad un finanziamento regionale (750 mila euro) stanziato qualche anno fa, il Comune lo trasformerà in oratorio ultramoderno. “Un’occasione di crescita”, si legge nelle carte dell’assessorato comunale ai Lavori pubblici che promuove l’intervento, “e di sviluppo per tutto il quartiere, in quanto favorirà gli scambi interpersonali tra i più giovani”.

IL PROGETTO. Il vecchio deposito, abbandonato e fatiscente, oggi rischia il crollo. Sì dunque alla demolizione e il rifacimento delle pavimentazioni, degli intonaci, la realizzazioni di nuovi servizi igienici, la sostituzione degli infissi, la realizzazione degli impianti idrico-sanitario e di illuminazione. E poi tutti gli altri impianti: elettrico, citofonico, di condizionamento, antintrusione e di automazione del cancello. Prevista anche la sistemazione dell’area esterna e del giardino con gli alberi secolari: parcheggi (11 più 2 riservati ai disabili), illuminazione nuova di zecca ed elementi d’arredo urbano (cestini portarifiuti e panchine). I lavori dovrebbero partire entro l’estate. “E’ un vecchio finanziamento dei tempi dell’assessore regionale La Spisa”, spiega Edoardo Tocco consigliere regionale Fi, “speriamo che il progetto del Comune sia coerente. L’oratorio fungerà da luogo di aggregazione del quartiere. E’ giusto che le parrocchie giochino un ruolo decisivo nello sviluppo dei quartieri popolari”.

 

 


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