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Quindici giorni di cure, così hanno deciso i medici del Brotzu: “Trauma toracico, trauma contusivo spalla destra e contusioni multiple”. Si legge a chiare lettere nel verbale del pronto soccorso consegnato a Fabio Barbarossa. Sessantacinque anni, medico collaboratore presso i carabinieri, è lui la vittima della brutale aggressione-pestaggio avvenuta, ieri sera, a bordo della linea 1 del Ctm. Se l’è vista brutta, Barbarossa, e a qualche ora di distanza dal fattaccio tira un mezzo sospiro di sollievo: “Mi sono semplicemente girato perchè mi sono accorto che un nordafricano stava importunando due ragazze, forse turiste, del nord Europa. Lui si è avvicinato a me e mi ha aggredito, cercando in ogni modo di colpirmi”. E c’è riuscito: “Botte al torace e alle spalle e una, più pericolosa, che mi ha dato dopo aver preso il mio ombrello. Ha provato a colpirmi ma ha centrato uno dei pali interni del bus, spezzandolo. Un frammento mi ha colpito vicino all’occhio sinistro”. Mentre andava in scena l’aggressione, quasi tutti i passeggeri del pullman sono scesi, “scappando via. Il nordafricano mi ha detto ‘ti ammazzo’, ‘ti spacco la faccia’, mi ha pure sputato per ben tre volte”. Poi, è sceso, “continuano a minacciarmi dalla strada. Il bus si è dovuto fermare in via Roma perchè c’era un altro mezzo davanti, e lui ha iniziato a sbattere violentemente le mani contro le portine”.
Come mai? “Voleva recuperare uno zaino che si era scordato sopra il sedile”. Tutto in pochi ma bruttissimi minuti: “Non ho avuto paura, in quei momenti pensi solo a salvarti. Il mio aggressore era alto e grosso ma non mi ha intimorito”, dice, sicuro, Barbarossa. Lo straniero è stato poi fermato dai carabinieri, intervenuti dopo aver ricevuto più di un sos, il medico cagliaritano invece è stato trasportato con un’ambulanza del 118 all’ospedale. “Sto ancora attendendo il responso di alcune lastre per verificare se ho altri danni. Spero di no”.