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La tendenza a trincerarsi con la solita frase “è una proprietà privata” non ha alcun senso: ciò che la baraccopoli dei clochard sta creando in quella zona è un problema che riguarda tutti, una situazione igienico-sanitaria che ha rilevanza pubblica. Come non dar torto ai negozianti e residenti della zona, non solo per i passanti che in centinaia devono assistere a quello schifo: l’odore nauseabondo di feci e urina, oltre al sudiciume di rifiuti e coperte puzzolenti, ha assunto proporzioni davvero gravi.
TUTTO COME SEMPRE. Qualche settimana fa il nostro giornale ha denunciato l’evidente e paradossale vicenda: quel piazzale tra viale Bonaria e via Sonnino, (tra l’altro a poche centinaia di metri esiste anche un presidio ASL 8), sta assumendo contorni poco edificanti: il Comune cosa aspetta a risolvere questo imbarazzante caso di incuria? Se lo chiedono le persone che abitano in zona, chi ha un negozio, ma se lo chiederebbe chiunque nel constatare quel che succede. Almeno due o tre senza fissa dimora hanno occupato quello slargo, “blindato” a doppia mandata per evitare l’occupazione abusiva degli ex uffici Cariplo (come peraltro era già avvenuto in passato).
Ma tra marciapiede e lato stradale, la vergogna non ha giustificazioni di alcun genere. Nel video sottostante, la nostra redazione di Cagliari Online si era già occupata in esclusiva di quel che succedeva addirittura sotto i garage di quel palazzone: una babele con decine di clochard sott’acqua.
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