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NurSind Sardegna, il sindacato della professioni infermieristiche, ha proclamato lo sciopero a livello nazionale per protestare contro il mancato supporto delle professioni sanitarie e la conseguente riduzione dell’efficienza al quale sta andando incontro il Sistema Sanitario Regionale.
Il NurSind ha previsto una manifestazione per la giornata di domani venerdì 17 novembre, scegliendo simbolicamente la città di Nuoro e l’ospedale San Francesco per sottolineare la sofferenza dei presidi ospedalieri periferici : “Abbiamo fatto una scelta di grande valore preferendo Nuoro – hanno detto i rappresentanti sindacali NurSind – una città periferica rispetto al primo e secondo polo sanitario Sardo, per dare un segnale forte contro i disagi che si stanno vivendo negli ospedali in Sardegna, soprattutto in quelli più decentrati”.
I motivi dello sciopero. La manifestazione di protesta da parte degli operatori delle professioni sanitarie è stata indetta a causa della penalizzazione subita dal personale sanitario prossimo al pensionamento a causa delle modifiche della percentuale di rendimento pensionistico stabilità, per la mancata definizione dell’indennità di specificità infermieristica “E’ inoltre evidente – ha aggiunto Fabrizio Anedda, Coordinatore Regionale NurSind- la profonda crisi nel mercato del lavoro nazionale e internazionale nella quale versa la professione infermieristica, sia per la carenza di infermieri più volte denunciata, sia per la scarsa attrattività della professione per i giovani, determinata dagli stipendi bassi e carichi di lavoro elevati”.
“Esiste infatti – hanno proseguito i rappresentanti del sindacato – una situazione nella quale si hanno dimissioni precoci, poca autonomia professionale, sovraffollamento degli ospedali centrali e scarsa possibilità di carriera lavorativa che mettono a rischio la realizzazione degli investimenti del PNRR e la tenuta del nostro Sistema sanitario nazionale. Non è un caso che le iscrizioni alla facoltà di infermieristica subisce una costante e progressiva riduzione. Se non si agirà concretamente
– hanno concluso i Sindacalisti – a partire dalla finalizzazione dei finanziamenti in legge di bilancio verso questa professione, temiamo che la carenza infermieristica porti allo smantellamento del servizio pubblico a favore di una sanità sempre più privata”.
“I cittadini meritano un’assistenza adeguatamente distribuita nel territorio regionale – hanno concluso i sindacalisti – ma senza la formazione di professionisti in numero adeguato alle reali esigenze difficilmente ci si potrà sottrarre dall’inesorabile declino che il SSN e ancor di più il nostro SSR che risulta carente di professionisti”.