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Un disastro ambientale oltre che economico che ha colpito pesantemente diverse aziende agricole. L’incendio divampato ieri sera nell’agro siniscolese lungo la 131 dcn, oltre che impressionare per le alte fiamme che si vedevano nei video pubblicati sui social ha ancora una volta colpito le aziende agricole. Animali, pascoli, strutture, fienili, trattori e altre attrezzature sono state trasformate in cenere dalle alte fiamme alimentate dal forte vento. Tra le colture coinvolte anche la Pompia, l’agrume raro tipico del siniscolese.
“Sono i primi e provvisori dati che stiamo raccogliendo dalle aziende agricole – commenta il presidente di Coldiretti Nuoro Ogliastra Leonardo Salis -. Gli allevatori come sempre hanno messo a repentaglio la propria incolumità per mettere in salvo il bestiame ma nulla si è potuto contro la violenza di questo rogo che ha devastato diversi ettari di terra, colture, provviste e tutto ciò che ha trovato davanti. Una ennesima pesante perdita per le aziende agricole che, nonostante il pronto intervento delle squadre antincendio, si ritrovano impotenti davanti alla perdite del proprio lavoro. E’ fondamentale fare una ricognizione dei danni subiti in agricoltura e riconoscere un ristoro per le perdite che non possono come sempre ricadere sulle spalle degli imprenditori agricoli oltre che intervenire immediatamente per garantire subito acqua e corrente elettrica fondamentali in questi giorni caldi per animali e piante”.
“Quella degli incendi è una piaga per tutta la Sardegna, una danno incredibile e non solo economico che ci colpisce tutti – afferma il direttore di Coldiretti Nuoro Ogliastra Alessandro Serra -. Quello di ieri ha anche un altro valore e significato perché è caduto nell’anniversario della tragedia di Curraggia a Tempio del lontano 28 luglio 1983, quando il fuoco provocò 9 morti e 15 feriti”.