In Regione 37 superconsulenti a 110mila euro, Ciusa (M5S): “Ho chiesto atti, mi hanno intimato di non divulgarli”

Scoppia il caso in consiglio regionale, dove è alle ultime battute la discussione della manovra finanziaria che dovrebbe essere approvata domani. Secondo Ciusa, i criteri di scelta dei professionisti che indicheranno alla Giunta come spendere la vagonata di miliardi in arrivo dall’Europa, sono dubbi. Dopo il suo intervento, sospensione immediata della discussione e riunione d’urgenza della maggioranza


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La giunta regionale recluta 37 persone come super consulenti a 110mila euro di stipendio all’anno per decidere come spendere i miliardi del dopo Covid in arrivo dall’Europa e scoppia il caso, e il caos, con tanto di interruzione del consiglio e riunione di maggioranza. A dare fuoco alle polveri è stato il  consigliere regionale dei 5 Stelle Michele Ciusa. Un “fatto grave accaduto a seguito di una mia legittima richiesta di accesso agli atti”, spiega Ciusa. “Premetto che la mia richiesta di accesso agli atti riguardava il reclutamento di 37 esperti per il supporto all’attuazione del Pnnr. Figure professionali che per 5 anni lavoreranno all’interno della Regione con compenso di 110 mila euro annuo. Quindi, a tutti gli effetti una procedura di selezione importante con posizioni molto ambite, per la quale abbiamo presentato una richiesta di accesso agli atti esattamente identica ad altre presentate per altri concorsi”.

La risposta ottenuta da parte dall’ufficio di presidenza della Regione ha lasciato incredulo il consigliere: “Di fatto, mi viene intimato di non utilizzare i dati che ho richiesto e cito quanto riportato nella rispostaè doveroso precisare che i consiglieri regionali sono vincolati al rispetto della riservatezza e al divieto di divulgare le informazioni di cui vengono a conoscenza”.

 

“Spero di sbagliarmi – ha proseguito Ciusa – ma una risposta del genere, alimenta i miei dubbi. Perché, sia chiaro, non è mai stata mia intenzione divulgare dati sensibili appartenenti ai candidati, ma piuttosto verificare che i criteri di selezione siano stati rispettati, per quanto appaiano già poco chiari”.

 

Dai verbali, secondo Ciusa, emerge “una situazione poco chiara. Balza agli occhi che i criteri di selezione utilizzati non sono univoci. Innanzitutto, non si capisce per quale ragione siano stati esclusi tutti i dipendenti regionali che da anni svolgono attività di gestione e monitoraggio come project manager in qualsiasi settore. Nessuno di questi esperti è stato ritenuto idoneo, nemmeno per accedere alla fase dei colloqui.

Altro aspetto meritevole di attenzione è il fatto che le commissioni si siano limitate alla valutazione soltanto di alcuni curriculum (attingendo da una graduatoria stilata in maniera automatizzata) senza procedere a una verifica delle competenze specifiche. Quindi determinando di fatto l’esclusione di altri candidati a priori. Siamo certi – conclude – che siano stati scelti i migliori candidati di tutta Italia?”

 

Dopo il suo intervento dai banchi di via Roma, aula interrotta e riunione di maggioranza.

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