In carcere per cantare nel coro Gospel, ma nasconde droga negli slip

Nei guai una donna di 30 anni entrata nel carcere di Tempio per un concerto Gospel: peccato però che uno dei cani abbia annusato la presenza di qualcosa: nascondeva uno spinello nelle parti intime


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Su Disposizione del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione penitenziaria, ieri  le unità Cinofili del Distaccamento antidroga di Nuoro “Badu e Carros” si sono recate presso la C.R. di Tempio Pausania a Nuchis. Il servizio comandato dal PRAP prevedeva un’operazione mirata al controllo dei familiari dei detenuti e altre persone che accedevano in Istituto. Questo considerato l’evento in programma nel carcere gallurese e cioè l’esibizione del Coro “GOSPEL” di Tempio Pausania, esibizione alla quale son stati coinvolti anche alcuni detenuti. Durante l’ingresso in Istituto del Coro, diretto appunto verso il teatro nel quale dovevano prendere posizione, il “collega” a quattro zampe, il cane Jedro, esemplare di Rottweiler, segnalava una persona S.M.R. di anni 30 cittadina Ugandese residente a Olbia. La donna veniva immediatamente invitata a seguire il l’Agente femminile di Polizia Penitenziaria per essere sottoposta ad ispezione personale.

Nell’effettuazione della perquisizione si rinveniva, nelle parti intime, una sigaretta artigianale (canna) pronta all’uso. Dalle analisi, fatte all’istante, risultava essere positiva alla sostanza stupefacente del tipo l’hashish. Tutta l’attività è stata coordinata dal Comandante di Reparto la Dott.ssa Commissario Maria Elena MARIOTTI, attività nella quale il Personale di Polizia Penitenziaria in servizio ha operato in modo altamente professionale. Ai controlli ha partecipato anche il cane Badiane esemplare di Pastore Belga Malinois.

“I nostri conduttori cinofili antidroga ed i “colleghi” a 4 zampe stanno ottenendo dei risultati importanti” – commenta il segretario generale aggiunto Giovanni Villa -. Nulla sfugge al fiuto di questi cani. La donna che aveva addosso la droga dovrà spiegare alle autorità competenti se la stessa era destinata a qualcuno recluso nel carcere gallurese o altro. Certo che avendola nascosta nelle parti intime fa sospettare che volesse proprio passarla a qualche detenuto. Questo testimonia che tutte le attività all’interno degli istituti penitenziari possono essere monitorate in qualsiasi momento ed oggetto di controllo dei nostri cinofili Antidroga. L’esito dell’operazione odierna mi auguro serva come deterrente.”

 


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