Imprenditore muore al Santissima Trinità, la Procura apre un’inchiesta

Il cinquantenne, cagliaritano, era giunto in ospedale con forti dolori addominali. La famiglia ha presentato un esposto.


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C’è una nuova morte sospetta all’ospedale Santissima Trinità di Cagliari. E’ quella avvenuta martedì, quando un imprenditore cagliaritano di cinquant’anni, Chicco Deidda, è spirato dopo il ricovero. Era stato trasportato al nosocomio nella notte di lunedì: accusava fortissimi dolori addominali e i suoi familiari avevano chiamato i soccorsi.

Giunto al pronto soccorso, i medici hanno ritenuto necessario il ricovero: è così rimasto sotto osservazione, ma qualcosa è andato storto. L’indomani, infatti, per l’imprenditore non c’era già più nulla da fare.

Non dava segni di vita, ogni tentativo di rianimazione è caduto nel vuoto. E’ stata la famiglia dell’imprenditore a presentare una denuncia alla procura di Cagliari: la moglie e i figli vogliono vederci chiaro, vogliono sapere perché le condizioni dell’uomo sono improvvisamente peggiorate, fino a condurlo alla morte. E, d’altronde, le cause del decesso sono ancora avvolte nel mistero.

La Procura ha infatti aperto un’inchiesta e i primi elementi sui motivi della morte sarebbero riconducibili alla lesione e successiva dissecazione di un tratto dell’aorta. Insomma, ancora tutti i tasselli della vicenda devono essere messi insieme, ma sembra che al suo arrivo al pronto soccorso, all’uomo sia stato assegnato il codice giallo.

Gli esami iniziali non avrebbero inoltre llarmato i medici e da qui, il ricovero dove le sue condizioni sarebbero state monitorate. La famiglia ha anche chiesto, attraverso il proprio avvocato, il sequestro della cartella clinica.