Grazie al Progetto Chernobyl, Ilona all’età di cinque anni, fu ospitata per la prima volta da una famiglia di Perfugas. Erano gli anni novanta e duemila, quando per le vacanze natalizie ed estive arrivavano grazie alla generosità dei sardi gruppi di bambini a respirare aria buona. A curarsi, dalle radiazioni dopo l’incubo dell’incidente nella centrale nucleare a pochi chilometri dalla città di Pryp’jat’. La Sardegna fece e continua a fare la sua parte per aiutare queste persone dopo il disastro. Sole, mare, aria buona sono un toccasana per loro.
Ilona oggi è una donna ma non riesce a dimenticare cosa sono state per lei le vacanza terapia in Sardegna a casa di una famiglia di Perfugas. Il suo più bel regalo di Natale è ritrovare Baldo e Anna, che da dieci anni purtroppo non rivede. Vorrebbe tanto rincontrarli e ringraziarli per la loro calorosa ospitalità che ancora oggi le scalda il cuore.
Per farlo è arrivata a contattare l’agenzia Sardegna.com dove nel loro sito ha letto che parlavano russo. Ha alzato il telefono e chiamato, a rispondere Olga, una dipendente che parla correttamente russo:” Siamo state al telefono per mezz’ora, non sapeva bene a chi stesse chiamando ma ha letto che parlavamo russo. Ci ha raccontato la sua storia, e abbiamo quindi deciso di condividere il suo appello per diffondere la sua richiesta, vorrebbe tanto ringraziare la famiglia di Perfugas che tanto ha fatto per lei. Chi ha notizie può contattarci al nostro numero 070.671861 ”
(foto simbolo dal web)