“Il Visitatore” di Éric – Emmanuel Schmitt al Teatro Massimo

La Grande Prosa


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Il mistero dell’esistenza di Dio e la banalità del male ne “Il visitatore” di Eric-Emmanuel Schmitt: debutta nell’Isola – mercoledì 6 gennaio alle 20.30 al Teatro Massimo di Cagliari (dove sarà in cartellone fino a domenica 10 gennaio) per la stagione de “La Grande Prosa al Teatro Massimo” organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare della Sardegna l’interessante e originale pièce teatrale (vincitrice di ben tre Premi Molière) che affronta l’incubo della follia nazista attraverso il dialogo surreale tra Sigmund Freud e uno sconosciuto sedicente Dio.
La pluripremiata opera del drammaturgo francese (tra i più noti e rappresentati al mondo, insignito del prestigioso Grand Prix du Théâtre – una sorta di premio alla carriera – dell’Académie Française) nell’allestimento di Goldenart Production sarà poi – in scena lunedì 11 gennaio alle 21 al Teatro Comunale di Sassari per il secondo, atteso appuntamento con la stagione 2015-16 de La Grande Prosa firmata CeDAC
Sotto i riflettori nel ruolo dei protagonisti due attori del calibro di Alessandro Haber e Alessio Boni – accanto a Nicoletta Robello Bracciforti e Alessandro Tedeschi – per la regia di Valerio Binasco; le musiche dello spettacolo sono di Arturo Annecchino, le scene di Carlo De Marino e i costumi di Sandra Cardini.

“Il visitatore” di Schmitt si confronta con l’eterno dilemma della fede – da un punto di vista insolito, attraverso lo sguardo di un uomo di scienza, dichiaratamente ateo, posto di fronte a uno dei momenti più drammatici dell’esistenza, ovvero mentre attende di avere notizie della figlia, condotta via da un ufficiale e presumibilmente prigioniera della macchina oppressiva e violenta del Teatro Reich nella Vienna sotto occupazione nazista.
La pluripremiata opera del drammaturgo francese (tra i più noti e rappresentati al mondo, insignito del prestigioso Grand Prix du Théâtre – una sorta di premio alla carriera – dell’Académie Française) nell’allestimento di Goldenart Production sarà poi in scena lunedì 11 gennaio alle 21 al Teatro Comunale di Sassari per il secondo, atteso appuntamento con la stagione 2015-16 de La Grande prosa firmata CeDAC

La radice dell’enigma più antico sull’origine del mondo e dell’uomo si intreccia alla conoscenza del bene e del male: se Dio esistesse, identificabile o meno con il singolare “Visitatore” o come un’Entità superiore e spirituale, quale sarebbe la sua responsabilità nella mostruosa costruzione dell’impero nazista, nell’affermarsi di un’ideologia folle e distopica e nel compiersi di un genocidio – nell’assodante silenzio dei governanti e dei popoli del pianeta? Si può giustificare l’orrore? Qual è il significato – e la sorgente – del male?
La visione tremenda del tramonto di una civiltà millenaria sprofondata nelle tenebre della barbarie e della violenza più efferata mette in dubbio ogni certezza sull’evoluzione e il progresso, fondato sulla ragione e sul sapere: se la realtà supera ogni immaginazione, l’avvento del regime nazista nella patria di Kant contraddice ogni logica, mostra il lato più oscuro della mente e del cuore umano, l’affermarsi una crudeltà senza limiti, di una ferocia bruta e insensata.
Una delle pagine più nere del Novecento sembra attestare l’irredimibilità del genere umano: l’acquiescenza complice dei tedeschi, e degli austriaci, per convenienza o per paura, alle persecuzioni poste in atto del regime – fino all’estremo della “soluzione finale” – il riaffiorare di superstizioni e istinti xenofobi, costringono il medico della psiche, indagatore dell’inconscio, a interrogarsi sulla malvagità e debolezza dei suoi simili e, al cospetto di Dio, o di una sua presunta incarnazione, sul ruolo che l’Eterno gioca nel destino dei mortali. L’Essere supremo, Dio o Jahvé, non è forse altro che una continuazione delle capricciose divinità dell’Olimpo? Un semplice osservatore, superiore e distante, degli affanni terreni? Esiste una Provvidenza o la vita non è che un mero un gioco di dadi, figlia del caso e della fortuna?
L’istintivo aggrapparsi ad una parvenza di fede nel pericolo, quale ultimo barlume di speranza prima del baratro non può soddisfare la mente scientifica di Freud, né risponde al suo bisogno di coerenza: il dialogo tra l’inventore della psicanalisi e il suo – presunto – Creatore assume sfumature filosofiche e teologiche e si tinge d’ironia, tra i paradossi della logica e i molteplici significati sottesi alle parole, l’ambiguità del linguaggio e la saldezza dei principi, il valore dell’etica e della morale.
In gioco – in questa situazione grottesca, al confine tra verità e follia – è il senso stesso dell’esistenza umana, scaturita dal caos o governata da un Ente superiore, destinata all’oscurità della superstizione e dell’ignoranza o alla luce del sapere. Un duello verbale sui fondamenti dell’essere e del vivere del mondo, sulla possibilità dell’uomo di fare a meno di Dio, o il doversi comunque affidare e confidare nella benevolenza dell’Essere supremo, per sottrarsi alla caduta verso i più bassi istinti, in una forma primitiva, ma non primigenia, preconizzata dall’ascesa del Führer e dei suoi seguaci.
Sull’orlo di una tragedia personale – la perdita della figlia amata, inghiottita dalle fauci della belva nazista (fortunatamente smentita dalla Storia) – Sigmund Freud ritrova la lucidità oltre l’orrore e la paura, e quella conversazione tra lo scienziato e un folle che si crede Dio. O Dio che si mostra nei panni di uno degli ultimi diventa un momento di grande teatro. Schmitt affida alla potenza evocativa e al pathos delle arti della scena il compito di emozionare, far sorridere e pensare gli spettatori, tra il ricordo della Shoah e la consapevolezza degli incubi del presente, in una presa di coscienza, attraverso la leggerezza della commedia, della responsabilità individuali, unico e fondamentale antidoto alla “banalità del male”.

ORARI E TURNI – “Il visitatore” sarà in scena al Teatro Massimo di Cagliari da mercoledì 6 a domenica 10 gennaio (tutti i giorni da mercoledì a sabato alle 20.30 – turni A, B, C e D; la domenica alle 19 – turno E, e giovedì 7 gennaio anche alle 16.30 per la recita pomeridiana del turno P).
INCONTRO CON GLI ARTISTI: Per la rassegna “Oltre la Scena/ gli attori (si)raccontano…” i due protagonisti – Alessandro Haber e Alessio Boni e la compagnia incontreranno il pubblico venerdì 8 gennaio – ore 17.30 alla MEM / Mediateca del Mediterraneo di Cagliari – ingresso libero (fino a esaurimento posti)


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