Il “Trenino Verde”, un sogno che finalmente riparte negli annunci: sarà davvero la volta buona?

Il “Trenino Verde”, un sogno che finalmente riparte negli annunci e speriamo sia finalmente la volta buona. Intanto …da quel di Seui arrivano immagini, filmati e commenti gioiosi. La storia del Trenino raccontata da Gianfranco Carboni


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Il “Trenino Verde”, un sogno che finalmente riparte negli annunci e speriamo sia finalmente la volta buona. Intanto …da quel di Seui arrivano immagini, filmati e commenti gioiosi. Il trenino verde è più recente della “sa caffettera” (nella foto del murales) per ora si fermerà a Seui, a causa dei lavori di messa in sicurezza del tratto sino a Gairo Tacuisara; paese da cui riprende la corsa per giungere sino alle Rocce Rosse di Arbatax. Il tratto più suggestivo dell’antica ferrovia attraversa una delle zone più belle e suggestive della nostra isola e, sfido chiunque che lo abbia utilizzato che non sia rimasto estasiato dai “belvedere”. Dopo il salto del Flumendosa, fino alla stazione di Seulo/Sadali è un susseguirsi di viste stupende, di bellezze naturali e di splendidi scorci. A chi non lo ha mai percorso non si può descrivere l’unicità. Per non parlare dei ponti costruiti in mezzo al verde della Parco di Montarbu di Seui, ed oltre, sino ad arrivare ad Arbatax.

È inutile, impossibile raccontarlo bisogna percorrerlo con gli occhi, con tutti i cinque sensi per assaporarne la bellezza. È un’altra di quelle bellezze che ci permettono di farci invidiare: “Che bellezza l’avessimo noi…”. Così è, spesso noi sardi abbiamo un piacere macabro nel sottovalutare tutte le cose che farebbero più attrattiva la nostra isola, peraltro già ricca, con ulteriori proposte turistiche di alta qualità. Per ora sono solo annunci sulla ripartenza in alcune tratte. Di certo rimane da parte la ferrovia più suggestiva: da Seui al maestoso viadotto di Irtzioni – Niala, in territorio di Ussassai, ed oltre. Viva il “trenino verde” e che sia di buon auspicio. Gianfranco Carboni


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