Abbanoa esprime soddisfazione per la sentenza depositata oggi dal TAR del Lazio (in allegato) che ha riconosciuto la correttezza del suo operato e ha annullato la sanzione da oltre un milione di euro inflitta dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
“Contestazioni generiche e inattendibili”, con questa motivazione I Giudizi amministrativi hanno annullato la sanzione che l’Antitrsut aveva inflitto ad Abbanoa lo scorso settembre su presunte pratiche commerciali scorrette segnalate dall’Adiconsum e dall’Unione dei Consumatori. Un provvedimento che Abbanoa, rappresentata dagli avvocati Fabio Cintioli e Giuseppe Lo Pinto, aveva ritenuto infondato e spropositato: per questo era stato immediatamente impugnato con un ricorso al Tribunale amministrativo di Roma. Oggi è stata pubblicata la sentenza che rende giustizia sulla correttezza dell’operato del Gestore unico.
Il commento dell’Amministratore Unico di Abbanoa. “Avevamo da subito considerato la sentenza dell’Antitrust ingiustamente punitiva e sproporzionata – commenta l’Amministratore Unico di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti – Oggi il Tar del Lazio ci dà ragione riconoscendo la correttezza del comportamento commerciale di Abbanoa e in un certo senso ci incoraggia a proseguire lungo la strada dell’efficienza e del miglioramento degli standard qualitativi dei servizi alla clientela, un obiettivo che Abbanoa si è data da tempo e che persegue con forza. Ancora una volta – conclude Ramazzotti – sono stati smentiti coloro che per difendere chi non paga le bollette hanno accusato il Gestore di mettere in atto pratiche commerciali scorrette, diffondendo informazioni sbagliate e fornendo all’Antitrust una montagna di documentazione che oggi il Tar ha considerato generica e inattendibile”.
GIUDIZIO RIBALTATO. Tutte le contestazioni sono state smontate: dalle comunicazioni delle tariffe alla verifica dei consumi fatturati passando per la gestione dei reclami. “Il provvedimento impugnato”, spiegano i giudici amministrativi nella sentenza, “contesta ad Abbanoa una serie di vizi e inefficienze nella gestione di un servizio pubblico complesso, che non possono essere qualificati come illeciti amministrativi, né tantomeno, come pratiche commerciali scorrette, trattandosi di comportamenti pienamente conformi alla regolazione del settore”.
Regolari l’applicazione delle tariffe, le letture dei consumi e l’addebito del servizio di depurazione. “L’operato della società risulta imposto da specifiche disposizioni e pertanto le condotte contestate costituiscono il legittimo esercizio di facoltà previste dalla normativa di riferimento”, è sempre scritto nella sentenza.
Le segnalazioni di Adiconsum e dell’Unione dei Consumatori sono state esaminate e smontate tanto che anche i giudici del Tar sottolineano come “gran parte delle contestazioni dei consumatori richiamate dall’Autorità oltre a essere spesso generiche sono inattendibili”.
IGNORATO IL PARERE DELL’AEEGSI: CONDOTTA INACETTABILE. I giudici del Tar hanno sottolineato anche diversi vizi sulla procedura adottata dall’Antitrust. E’ stato ignorato il parere richiesto all’Autorità per l’energia elettrica, gas e servizi idrici (Aeegsi) che confermava la correttezza dell’attività di Abbanoa. “L’Aeegsi, oltre a fornire una puntuale descrizione del contesto fattuale in cui le pratiche commerciali andavano inquadrate, ha espressamente riconosciuto la correttezza dei comportamenti adottati da Abbanoa alla luce della regolamentazione vigente”.