Il Salone del Libro divide gli intellettuali più della politica

Molte le defezioni, altrettante le conferme. Anche da sinistra. E c’è chi parla di doppia intolleranza


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O noi o l’editrice di CasaPound”. Dopo Carlo Ginzburg, Zerocalcare, Christian Raimo e Wu Ming, l’ultima defezione eccellente dal Salone di Tornio è quella del Museo di Auschwitz, come riporta La Stampa.

Il quotidiano oggi dedica il titolo di apertura della sua prima pagina alle polemiche: “Il Salone del Libro finisce nella trappola dell’editore di CasaPound”. E non ci saranno anche “Roberto Piumini, Salvatore Settis e Tomaso Montanari” aggiunge il Corriere. CONTINUA A LEGGERE SU AGI.IT