Il Presidente Ganau premia due studenti dell’Istituto Tecnico Sassari

Come miglior progetto di chimica


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Hanno vinto il premio SCI come miglior progetto di chimica e portato a casa la candidatura alla 30° fiera internazionale della tecnologia “MOSTRATEC” in programma ad ottobre in Brasile. Giovanni Pira di Oschiri e Fabrizio Dessì di Alghero, studenti “eccellenti” dell’istituto tecnico industriale Angioy di Sassari hanno partecipato al concorso FAST “I giovani e le scienze 2015” che si è svolto a Milano dall’11 al 13 aprile e con l’originale progetto “La carta: un nuovo approccio al packaging alimentare fra tradizione e innovazione”, si sono aggiudicati i prestigiosi premi nazionale ed internazionale dei concorsi rivolti alle scuole secondarie di secondo grado.

Questa mattina IL presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau
ha incontrato negli uffici della presidenza di via Roma a Sassari i due giovani studenti e consegnato loro un piccolo quanto significativo riconoscimento a nome di tutta l’Assemblea sarda: una medaglia d’argento con lo stemma della Regione Sardegna.

«La buona scuola c’è ed esiste – ha dichiarato il presidente Ganau – e voi siete la dimostrazione che l’impegno e la passione ripagano sempre. Anche la scuola sarda produce “eccellenze” e studenti come voi sono un orgoglio per tutta l’isola».
I due giovani studenti, accompagnati dalla professoressa Vincenza Zucca hanno chiacchierato con il presidente del Consiglio, descrivendo nel dettaglio il loro progetto: l’idea è nata dalla considerazione che tutti i giorni abbiamo a che fare con contenitori di carta che sono tra quelli più utilizzati nel commercio quotidiano, eppure, difficilmente si sente parlare di perfezionarne la fruibilità a causa degli aspetti sfavorevoli dovuti per esempio, alla bagnabilità e all’assorbimento dell’umidità.

I ragazzi hanno così sviluppato l’idea di una carta modificata in controcorrente rispetto alle scelte attuali, tra cui i film estensibili di diversa origine, provenienti da risorse non rinnovabili. La sperimentazione portata avanti ha semplicemente rivolto l’attenzione ad un materiale già offerto dalla natura e con essa del tutto compatibile: la cellulosa.
«Abbiamo studiato dapprima – hanno spiegato Giovanni e Fabrizio – la natura delle fibre, in relazione alla loro struttura, ma soprattutto riguardo alla loro natura chimica».
Con un’intensa attività sperimentale si è completamente rivoluzionata una metodica di reazione già nota in letteratura, ottenendo la modifica strutturale delle fibre, rendendo la carta idrofobica. Nella reazione, infatti, vengono sostituiti solventi altamente tossici e cancerogeni con altri di origine naturale e eco-compatibili.

«Crediamo che il nostro lavoro – hanno concluso i due giovani studenti – possa contribuire ad uno sviluppo eco-compatibile dei nuovi materiali e siamo fiduciosi in un futuro sviluppo di questo metodo applicato al food packaging».

 




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