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I 3 progetti? “Bellissimi”. Ma a essere meno bello, per i residenti dei palazzoni di Sant’Elia, è il futuro. La paura, mista a rabbia, è una: quella che, una volta abbellito il rione, per loro non ci sia più spazio. Area vuole abbattere e ricostruire i casermoni del complesso del Favero, e il Cagliari Calcio, entro tre anni, realizzerà uno stadio moderno e all’avanguardia.
“Non vogliamo che la costruzione della nuova struttura possa essere una scusa per mandarci via. Casa nostra è qui, e qui vogliamo restare, potendo godere di un rione rinnovato anche con il nuovo stadio”, afferma Gabriella Paderi. Accanto a lei un’altra residente nei palazzoni, Emma Polidetti: “Non mi fido della promessa di Zedda sulla possibilità di dare lavoro ai giovani del quartiere, non credo fin quando non vedo i fatti. La paura più grande è che il nuovo stadio contribuisca a mandarci via per sempre”.
Manuela Paci: “Ben venga il nuovo stadio se porta davvero lavoro per chi vive nel quartiere. Noi siamo pronti a combattere per restare qui e continuare a goderci la nostra Sant’Elia”. Vive da appena due anni nel rione, ma si sente già a “casa” sua Gerardo Ceccolini: “Mi trovo bene qui, ho scelto di stare a Cagliari per lavoro. Non è chiaro cosa vogliano fare, si parla di alberghi da costruire e palazzi da distruggere, ed è questa la nostra maggiore preoccupazione”.