Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
Girando per Cagliari nella prima mattina di questo ultimo giorno del 2015 si nota una città sonnolenta, poca gente in giro, nel centro storico molti parcheggi a disposizione. Certo la fine dell’anno vuol dire cenone di capodanno per i molti che lo trascorreranno a casa e che quindi stanno affollando i market e i centri commerciali per acquistare alimentari, soprattutto.
Chi invece deve trascorrere l’ultima notte del 2015 in un locale pubblico sta sicuramente definendo la propria toilette o provvedendo ad acquistare qualche accessorio che manca.
Non è giornata di grandi acquisti quella di San Silvestro, perché i regali sono stati fatti a Natale, e chi deve acquistare abbigliamento attende la data canonica dei saldi cioè il 5 gennaio prossimo.
L’anno che se ne va può essere considerato sia positivo che negativo, il classico bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, dipende solo da come lo si vede. Tra le cose positive possiamo annoverare la fine dei lavori in via Garibaldi e del Poetto e l’arrivo di tante navi da Crociera , anche se per una coincidenza fortunata, quella dell’abbandono delle compagnie di molti scali tradizionali africani come Tunisi per esempio. Tutto sommato Cagliari a piccoli passi si sta avviando verso quella città
turistica che è la meta aspirata da molti. C’è tanta strada da fare per raggiungerla, lunga e tortuosa, in primis combattere contro gli interessi di coloro che guardano al proprio orticello ignorando quello sterminato della comunità: ma Cagliari ha i requisiti per potercela fare.
Le cose negative essenzialmente sono la profonda crisi delle attività commerciali che in grande numero anche quest’anno hanno chiuso i battenti e sembra che il fondo non lo si sia ancora toccato. Poi il taglio delle tratte Ryanair che potrebbe creare al capoluogo sardo gravi conseguenze, e la retrocessione del Cagliari in serie B che però sembra aver ridato vigore ai tifosi
che nella serie A disertavano lo stadio mentre adesso lo riempiono quasi sempre.. Poi l’abbandono di Prada dal porto di Cagliari è stata una delusione perché in tanti puntavano sulla pubblicità di cui la città avrebbe goduto. Anche la sconfitta come città europea per il 2019 è stata una delusione perché sarebbe stata una occasione per farla conoscere in tanti stati europei con ritorni turistici importanti (rimane il contentino di Capitale Italiana della Cultura per il 2015). Rimangono infine insoluti alcuni annosi problemi come quello dell’Ospedale Marino che è diventato simbolo dell’inefficienza e della burocrazia e di quell’ippodromo che fa gridare allo scandalo perché è da decenni che non rende niente, anzi limita l’espansione del Poetto assorbendo fior di quattrini
pubblici. La Giunta che uscirà dalle prossime elezioni comunali a fine primavera è avvisata: c’è tanto da lavorare e poco da sedersi in poltrona per godersi l’eventuale vittoria.
Guardate il video con le riprese a Cagliari stamattina.