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L’appello lanciato da una donna di Assemini, Sandra, vittima di violenza tra le mura di casa, che, pubblicamente, mette in campo il suo vissuto per aiutare chi è intrappolata in una storia senza lieto fine. Un post facebook in uno noto gruppo dedicato alla città, poi rimosso ma non dall’autrice del testo, e un altro post che, in pochi minuti, ha catturato l’attenzione e la condivisione di centinaia di persone. Si chiama Sandra la donna che ha avuto il coraggio di raccontare il suo vissuto coniugale, tra botte e insulti, e la volontà di uscire dal rapporto malato e riprendere in mano la propria vita. Una testimonianza, la sua, non semplice poiché è difficile ricordare, raccontare, non provare un senso di vergogna, anche se non si deve, per il macabro rituale che genera una relazione malsana. Contattata da Casteddu Online, Sandra acconsente alla pubblicazione del suo appello, con la speranza di “aiutare più persone possibili”.
“Mi auguro che Francesca venga ritrovata e che possa riposare in pace. Non c’è momento che io non pensi a lei, non la conoscevo ma la sento parte della mia vita. Penso anche a tutte quelle donne che ogni giorno vivono la violenza sulla propria pelle ed anima. Mi rivolgo a loro dovete sapere che voi meritate baci, attenzioni e risate. Meritate di essere felici ed essere libere. Raccontate ciò che vi sta succedendo a chi avete vicino, non abbiate paura di essere giudicate o criticate. Appoggiatevi ad un centro antiviolenza, chiamate il 1522 anche solo per chiedere informazioni. Non siete sole, non per forza bisogna mostrare al mondo l’apparenza di una coppia felice. Urlate il vostro dolore perché nessuna donna merita di essere massacrata, abusata e uccisa. I violenti, gli assassini e gli omuncoli vanno smascherati. La mia ex suocera, ormai defunta, mi diceva che non avrei dovuto raccontarle di come il figlio mi massacrasse perché lei voleva solo sentire le cose belle. Allontanatevi da persone del genere, allontanatevi da famiglie disfunzionali e prendete la vostra vita fra le mani. Io ho dovuto fare così e solo oggi posso finalmente non usare il fondotinta per coprire i lividi, posso uscire con le amiche, posso sentirmi felice. Ho iniziato a dire a chiunque chi fosse la bestia che avessi accanto senza provare vergogna. Ho cambiato città, lavoro perché ero più importante del legame distruttivo con lui. Dovevo salvarmi e ci sono riuscita perché la vita è troppo bella per essere sprecata dietro maschi violenti e inutili. Salvatevi ragazze perché siete sempre in tempo”.