Il Covid spaventa, sbarrata la mensa aziendale del Brotzu e del Businco: “Date i buoni pasto ai lavoratori”

Rischio di focolai, l’Usb contesta la scelta della direttrice generale: “Inopportuna e drastica, i dipendenti entravano contingentati. Fateci sapere quanti e che ruolo svolgono i contagiati”


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Il Covid spaventa e, per i lavoratori del Brotzu e del Businco di Cagliari, da lunedì 17 gennaio, ma mensa aziende sarà off limits. La decisione, presa dalla direttrice generale per arginare i contagi viene resa pubblica dall’Usb. Che, col suo rappresentante del settore sanità Gianfranco Angioni, contesta la scelta: “A nostro avviso riteniamo inopportuna questa drastica chiusura delle mense dei due presídi ospedalieri, considerato che erano attive tutte le misure di distanziamento e di sanificazione, e tutti gli accorgimenti indispensabili a contingentare gli ingressi dei dipendenti. Avendo avuto diverse segnalazioni per la circolare operativa inviata tramite newsletter, al fine di dare pari dignità a tutti i dipendenti, abbiamo ritenuto opportuno sollecitare la direttrice generale a rimodulare le disposizioni, questa richiesta resa necessaria considerato che, il servizio d’asporto parrebbe sia stato predisposto solo per i dipendenti del San Michele escludendo i lavoratori del Businco. Da parte dell’amministrazione sarebbe a questo punto auspicabile poter dare a tutti gli operatori l’opzione di scelta per la monetizzazione del buono pasto”, così Angioni.

 

 

“Per quanto attiene il quadro epidemiologico, le segnalazioni che ci pervengono per la repentina risalita dei contagi, dimostrabili anche dalle assenze nei reparti e nei diversi servizi, come avevamo previsto e annunciato in tempi non sospetti, senza un piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato , questi allontanamenti stanno creando enormi difficoltà organizzative a tutti i livelli. Da parte dell’Usb Sanità non può che andare un plauso agli infermieri, agli Oss e ai lavoratori dei diversi ruoli professionali per la forza e la professionalità che continuano a dimostrare per assistere e curare gli ammalati. In tutto questo drammatico contesto abbiamo potuto toccare con mano anche la sensibilità che stanno dimostrando gli operatori sanitari verso i pazienti a loro affidati. Peccato che gli ‘eroi’, grazie alle istituzioni e ai sindacati di comodo, vengano sottopagati e mortificati professionalmente. In serata abbiamo ritenuto opportuno formalizzare un sollecito al coordinatore del comitato di controllo Covid-19 affinché convochi un incontro urgente, con la contestuale richiesta di acquisizione dei dati epidemiologici, considerato che ad oggi ci viene negato il diritto di conoscere il numero e le professionalità contagiate”.


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