Il Covid rialza la testa: a Cagliari contagi triplicati in una settimana

Secondo i dati della Fondazione Gimbe, la Sardegna è in controtendenza rispetto alla curva nettamente in discesa del resto d’Italia. A essere più colpita la parte sud dell’Isola, con una situazione particolarmente preoccupante nella città metropolitana. E si fa sempre più forte la pressione sugli ospedali, con i ricoveri nei reparti Covid e nelle terapie intensive sopra soglia


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Mentre nel resto d’Italia la situazione è in costante miglioramento, in Sardegna la pandemia fa registrare una nuova e inattesa impennata. Una estenuante altalena che, dopo un miglioramento della situazione nella settimana precedente, ha portato a un nuovo peggioramento tra il 2 e l’8 febbraio e secondo i dati Gimbe ad un nuovo peggioramento per i casi attualmente positivi per 100mila abitanti (1.855 rispetto ai 1.425 dell’ultima rilevazione). Secondo la Fondazione Gimbe, che come ogni giovedì anche oggi ha fornito le rilevazioni, si registra anche un aumento dei nuovi casi del 104,4% rispetto alla settimana precedente.

Questa volta, al contrario delle altre quando a essere particolarmente colpito era stato il centro dell’isola, la situazione peggiore è nella città metropolitana di Cagliari e nel sud Sardegna, con i casi triplicati per 100mila abitanti, da 379 a 1.175 per la prima a Cagliari e da 328 a 1.103 nel sud Sardegna.

Nuoro scende da 1.067 a 861, Sassari raddoppia da 341 a 759, Oristano passa da 579 a 680.

Il Covid rialza la testa, dunque, e anche la pressione negli ospedali resta molto forte. Resta sopra soglia di saturazione l’occupazione dei posti letto da parte di pazienti Covid in area medica (25,5%) e in terapia intensiva (13,7%), situazione che crea disagi a cascata, disservizi e proteste continue da parte dei cittadini. 


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