“Il Coronavirus non è in vacanza, guardie nelle discoteche sarde per evitare assembramenti di ragazzi”

Ok ai balli solo nelle discoteche all’aperto, il sindaco di Quartu: “I gestori assumano guardie giurate per evitare possibili comportamenti scorretti da parte dei ragazzi, abbiamo già visto cosa è successo a livello nazionale e anche a Carloforte”


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“Il Coronavirus non è in vacanza, i gestori delle discoteche sarde devono assumere steward e guardie giurate per far rispettare i distanziamenti ed evitare gli assembramenti e i comportamenti scorretti da parte dei giovani”. A dirlo è il sindaco di Quartu, Stefano Delunas, a poche ore dall’ordinanza regionale firmata da Christian Solinas che permette i balli e le serate solo nelle discoteche all’aperto. “Sarebbe stato meglio proseguire con le precauzioni, ma si è verificato un corto circuito tra Governo e Regione che ha creato tantissime difficoltà ai gestori delle discoteche all’aperto, avevano già programmato serate e firmato contratti con artisti e dj, si sarebbe creato un danno economico impressionante”, osserva Delunas. “Nessuno vuole penalizzare gli operatori turistici e dello spettacolo, ma mi rendo conto che la responsabilità di far rispettare le prescrizioni di Conte è dei gestori, che dovranno far divertire tutti in sicurezza”. Come? “Con steward e guardie giurate. Devono fare uno sforzo organizzativo, il Coronavirus non è in vacanza”.

 

“Devono organizzarsi al meglio per evitare assembramenti e che pochi giovani possano compromettere una serata. C’è un rischio di una deriva, di comportamenti scorretti da parte dei giovani, lo vediamo sia a livello nazionale sia locale, come nel caso di Carloforte. Serve molto senso di responsabilità”. In ultimo, il sindaco quartese invita i gestori dei locali “a regalare mascherine ai giovani che non ce l’hanno, anzichè mandarli via”.