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Sono diverse decine le multe sino a oggi inflitte ai cittadini che, un paio di giorni dopo aver compiuto il presunto misfatto, vengono convocati presso gli uffici di via Serra della polizia municipale. Con in mano l’autocertificazione per giustificare i presunti spostamenti, spesso, ingiustificabili per le autorità locali, in genere vanno via con una multa di 373 euro, se pagata entro 30 giorni, oppure di 533 euro. A raccogliere le lamentele dei trasgressori, perplessi soprattutto per le modalità adottate, è il consigliere Carlo Pahler che ha deciso di richiedere informazioni a riguardo più precise al Garante per la protezione dei dati personali poiché le informazioni sugli spostamenti e sui reati commessi nel territorio serramannese verrebbero estrapolate dalle telecamere di video sorveglianza installate nelle zone principali del paese. Un “Grande Fratello” che non piace tanto, insomma.
Quindi “a seguito delle continue segnalazioni da parte degli cittadini – spiega Pahler – che riferiscono alla mia persona, in qualità di consigliere comunale, le continue e costanti convocazioni da parte della polizia municipale per sanzionare gli utenti per infrazioni al codice della strada o per la presenza di rifiuti nel centro urbano a cui, una volta convocati, viene mostrato loro il video e/o fotogrammi che ritraggono il loro volto e talvolta anche di altre persone, considerata l’assenza di informative ex art. 13 (e laddove presenti, per la totale inidoneità delle stesse), vi è fondata ragione di ritenere che il Titolare del trattamento, con le predette telecamere, stia eseguendo trattamenti di dati personali, per diverse finalità, le quali richiedono misure di sicurezza talvolta opposte e incompatibili tra loro”.
In questo caso specifico reso pubblico dal consigliere del gruppo “Progetto Serramanna” nel verbale è stato contestato “che non era a lavoro, senza però chiamare il datore per accertarsene. Sarei curioso di sapere cosa hanno scritto nell’autocertificazione chi voleva occupare la casa in viale Matteotti pochi giorni fa”.