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Un carcinoma al seno, con tanto di mastectomia da fare entro l’anno, in ritardo di qualche mese rispetto ad una tabella di marcia che, all’improvviso, si è totalmente inceppata. Milena Orgiana, dipendente pubblica di 56 anni, di Tortolì, entro il 31 dicembre sarà operata allo Ieo di Milano. Ma un lettino e i chirurghi pronti, lei, li aveva già il due agosto al Policlinico di Monserrato. Ma l’intervento è saltato perchè, a detta dei medici, “la biopsia fatta non ha rilevato nulla di patologico”. Il sospetto carcinoma notato dai medici dell’ospedale di Lanusei era, come magicamente, scomparso per i colleghi dell’ospedale ai bordi della Statale 554. Ma, purtroppo, non era così. La donna, che promette che si rivolgerà ad un avvocato ad operazione conclusa, ha spedito una lunga email dettagliata all’ufficio relazioni con il pubblico del Policlinico, sperando di ricevere una risposta ma, prima ancora, con l’obbiettivo che quanto ha vissuto non sia il destino di altre persone. Ecco, di seguito, l’email.
“Sono stata seguita da voi dal 17 maggio 2023, data della mia prima visita senologica, al 02 agosto, data della dimissione dal ricovero programmato. Sono arrivata da voi dopo aver eseguito lo screening presso l’ospedale di Lanusei che aveva segnalato, a seguito di mammografia, ecografia, ago aspirato e risonanza magnetica della mammella s/c contrasto, la presenza in corrispondenza del quadrante superiore esterno e del quadrante inferiore esterno del seno destro, di due noduli di cui il primo con lesione e sospetto carcinoma. Alla prima visita del 17 maggio non è stato possibile visionare il cd contenente la risonanza magnetica, in quanto al momento, non vi era un lettore idoneo alla sua lettura. Successivamente è stata eseguita una biopsia guidata ed altri esami diagnostici, a seguito dei quali è stato programmato un intervento di quadrantectomia per l’asportazione del nodulo sospetto del quadrante superiore esterno destro, in quanto il quadrante inferiore esterno era di grado B2, come da referto istologico. Il 31 luglio sono stata ricoverata ed il giorno successivo, poco prima dell’intervento sono sorti dubbi circa l’esistenza del sospetto carcinoma sul quadrante superiore esterno e sulla natura benigna dell’altro nodulo. Per tale motivo il 2 agosto, anzichè l’intervento, è stata eseguita una biopsia escissionale chirurgica il cui istologico non ha rilevato nulla di patologico. Preciso che entrambe le biopsie sono state rivolte al quadrante inferiore della mammella destra e mai sul quadrante superiore. Improvvisamente mi sono ritrovata senza alcuna diagnosi! Per tali motivi mi sono rivolta allo Ieo di Milano, dove è stata sufficiente la lettura del cd della risonanza magnetica eseguita a Lanusei per individuare il tumore sospetto. Grazie a loro ho una diagnosi precisa: carcinoma infiltrante g2 di tipo duttale di tipo solido con necrosi centrale e presenza di microcalcificazioni sul quadrante superiore esterno. Vi rendete conto che state pericolosamente giocando con la vita delle persone? A questo punto ho la certezza che le vostre apparecchiature non solo sono obsolete ma evidentemente sono anche non funzionanti e cosa ancor più grave siete tutti complici di un sistema sanitario regionale che costringe le persone a rivolgersi altrove per avere adeguate diagnosi, cure e speranza di vita, con tutto ciò che comporta economicamente e moralmente. Spero e mi auguro di riuscire nonostante il tempo perso con voi a risolvere la mia situazione”.