Il Cagliari merita i tre punti, ma se li prende il Milan

Grande partita dei rossoblù che riagguantano il pari con Joao Pedro dopo il vantaggio iniziale di Cutrone. Decide una punizione di Suso. Ottimi Barella e Pisacane, ancora indietro Cigarini e Capuano. Palo di Sau. E Borriello non ci mette molto a far esultare i tifosi della Spal


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di Nanni Boi

Quando si perde giocando così bene per un certo verso sei contento, ma poi ci pensi un attimo e ti rendi conto che sei più imbufalito che se avessi perso 3-0. Il Cagliari in casa del Milan mostra un bel gioco, tira in porta senz’altro più volte dei padroni di casa, ma così come era successo la settimana prima a Torino torna a casa senza un solo punto. Classifica che poteva anche essere immaginata uguale la sera in cui venne compilato il calendario, ma che non può non lasciare un grosso rammarico per i rossoblù alla luce della prestazione del Meazza. Joao Pedro al 11’ della ripresa aveva riagguantato il pareggio con un sinistro rasoterra dopo che il duo Sau-Barella aveva rubato palla a Kessie e dopo che Farias aveva messo da parte le sue ambizioni di goleador per far valere quelle molto più valide di uomo dell’ultimo passaggio. L’1-1 a quel punto sembrava stare persino stretto al Cagliari che dopo lo svantaggio iniziale siglato dal giovane Cutrone aveva preso decisamente in mano le redini del gioco.

Purtroppo dopo altri 13 minuti e cioè al 24’, Suso ricordava vecchi fantasmi al portiere Cragno, impallinandolo su punizione dalla distanza. Bravo lui ma non impeccabile il portiere toscano (sia per essere partito in ritardo che per essersi piazzato troppo sul palo di competenza, tenuto anche conto che il mancino ha l’abitudine di calciare aggirando la barriera) che nel primo tempo era stato invece superbo in un contropiede di Borini. L’infortunio di Joao Pedro non aiutava il Cagliari che veniva anche aiutato da Pairetto in occasione del gol annullato a Kessie che avrebbe fissato il 3-1 finale. L’ex atalantino infatti aveva subito fallo da Capuano nell’occasione e non lo aveva certo commesso.

Errore arbitrale che faceva il paio col rigore non concesso al Cagliari nel primo tempo per una strattonata in area di Bonucci ai danni di Joao Paulo non sanzionata, dopo che Sau aveva colpito un palo su una bellissima azione impostata da Barella, strepitoso per almeno 70 minuti. Con lui decisamente bella anche la prova di Pisacane in difesa. Il Cagliari si presenta con uno schieramento apparentemente offensivo (Joao Pedro-Farias-Sau tutti insieme), ma in campo è inizialmente timido e per i primi dieci minuti non riesce ad imbastire una sola azione. Il Milan quindi inevitabilmente passa in vantaggio. Suso si libera sin troppo facilmente di Capuano sulla destra e rimette un pallone per Cutrone già di per sé insidioso. A rendere facile il gol della giovane promessa è però Andreolli, che si perde l’uomo in marcatura lasciandogli tutto il tempo per la deviazione da pochi passi. Ti aspetti ora che il Milan giochi sul velluto e invece esce di prepotenza il Cagliari.

Farias si fa respingere il facile pareggio da una prodezza di Donnarumma, ma il tutto è vanificato dal fischio di Pairetto che rileva il fuorigioco del brasiliano. Al 22’ Barella, che in campo si muove da veterano (oddio anche Cigarini è autore di una prova da veterano, ma il significato che si intende dare al termine in questo caso non è propriamente positivo), pesca Sau al limite dell’area rossonera con un lancio preciso. Il tonarese commette l’errore di lasciar scivolare il pallone quell’attimo che basta perché gli si allunghi sulla destra e a quel punto compie già una prodezza a farlo sbattere sul palo arpionandolo in qualche modo. C’è solo il Cagliari in questo frangente. Dopo un’azione corale, ancora Farias ha la palla buona dal limite sulla sinistra, ma anziché la botta a colpo sicuro cerca la finezza sbagliando clamorosamente la mira. Poi subito dopo un interno destro di Joao Paolo supera di poco la traversa. Il Milan sta a guardare e al 36’ è fortunato perché Bonucci strattona nettamente in area Joao Pedro ma Pairetto, anziché fischiare il rigore, si gira e corre dall’altra parte facendo proseguire l’azione. Di Cigarini si è detto, lento come al solito, è costretto spesso ai passaggetti di prima non perché sia un grande giocatore, ma perché teme di essere recuperato dall’avversario di turno.

Così otto volte su dieci la sua regia resta nelle intenzioni. Ne da un esempio Barella quando si trova da quelle parti e dimostra tutta un’altra velocità nelle giocate e nello smistare il pallone. Lo stesso Cigarini si incarica di tutti i calci da fermo ma senza esito. Al 40’ batte così male un corner che il Milan per poco non raddoppia in contropiede. Demerito anche di Padoin che sta a guardare troppo da lontano Borini impegnare severamente Cragno. Ma è sempre il Cagliari a fare la partita. Un tiro di Farias deviato mette in pericolo la porta di Donnarumma che poco prima del riposo è bravissimo a sventare un contropiede con Joao Pedro tutto solo, uscendo per tempo dalla propria area di rigore e rinviando di testa. Nella ripresa per trovare il pari il Cagliari impiega più o meno lo stesso tempo che era servito nel primo al Milan per passare in vantaggio. Purtroppo per i rossoblù prima si infortuna Joao Pedro e poco dopo Montella si decide finalmente a far entrare Biglia per l’inutile Chalanoglu. Il Milan trova così il raddoppio, si vede annullare il terzo gol e nonostante nove minuti e mezzo di recupero non corre più pericoli. Una disdetta per il Cagliari, quasi maggiore del gol vincente di Borriello per la Spal. A proposito, ma era proprio necessario rinforzare una diretta concorrente accompagnando in carrozza l’attaccante alla destinazione prescelta? D’accordo rifilare anche l’indesiderato Salamon, ma così sembra volersi fare del male. Se poi si pensa che si è fatto partire Han (la tripletta non se l’aspettava nessuno, ma che fosse forte si sapeva) e che Giannetti c’è ancora…