Il buon esempio dei lavoratori licenziati: donano il sangue al Brotzu

I lavoratori licenziati da Energit in aiuto dei talassemici


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Prosegue la mobilitazione dei lavoratori Energit, che chiedono all’azienda il ritiro dei 4 licenziamenti notificati e l’apertura di un tavolo per discutere su procedure alternative al licenziamento da applicare sia ai 4 esuberi già formalizzati sia ai 13 annunciati per i prossimi mesi.

Per la giornata di domani è stata organizzata un’iniziativa di solidarietà collettiva, i lavoratori saranno infatti presenti presso il centro di donazione sangue dell’ospedale Brotzu e contribuiranno attivamente alla raccolta donando il sangue.

L’iniziativa, volta a sensibilizzare la cittadinanza verso la donazione, ha un preciso messaggio: anche in un momento di difficoltà dovuta a situazioni lavorative o personali si può trovare un attimo per far del bene agli altri.

Come in altre occasioni i lavoratori Energit si distinguono per l’originalità delle loro azioni di protesta, fatte non solo di sit-in e scioperi, ma anche di azioni di solidarietà e partecipazioni a eventi culturali.  

Dal punto di vista della vertenza, i lavoratori giudicano positiva l’apertura mostrata da parte della regione verso l’azienda, ma non vedono nessuna volontà da parte della proprietà di raccogliere le proposte di aiuto, che potrebbero risolvere la questione degli esuberi senza lasciare a casa nessuno e inoltre si chiedono come sia possibile che a oggi l’azienda non sia in grado di proporre ne un piano industriale per il futuro, ne un ipotesi di organizzazione, nonostante continui a ribadire la necessità di ridurre la forza lavoro prima dell’arrivo del nuovo socio. I lavoratori riuniti il giorno 21 in assemblea hanno ribadito la propria linea, nessun dialogo può essere avviato prima della revoca dei licenziamenti dichiarati.

 


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