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Giovedì 23 maggio alle 20.30 (turno A), per la Stagione lirica e di balletto 2019 del Teatro Lirico di Cagliari, ritorna la grande danza classica con Le Corsaire: balletto in tre atti su libretto di Jules-Henry Vernoy de Saint-Georges e Joseph Mazilier, nella versione di Anna-Marie Holmes, basato su The Corsair di Lord George Byron, con la coreografia di Anna-Marie Holmes da Marius Petipa e Konstantin Sergeyev, su musica di Adolphe Adam, Cesare Pugni, Léo Delibes, Riccardo Drigo, Peter von Oldenburg e con la riorchestrazione musicale di Kevin Galiè.
Il balletto, uno dei capolavori più emozionanti ed amati dal pubblico, viene proposto nella versione portata in scena dalla coreografa canadese, autorevole specialista dei balletti ottocenteschi, con scene fantastiche e costumi esotici di Luisa Spinatelli (assistita da Monia Torchia) e luci di Marco Filibeck. Uno spettacolo imperdibile, che mancava dal palcoscenico cagliaritano dal 2009, e che quest’anno viene presentato dal celeberrimo Corpo di Ballo del Teatro alla Scala (anch’esso assente da Cagliari dal 2009 quando presentò Sogno di una notte di mezza estate), diretto da Frédéric Olivieri, con la partecipazione delle allieve danzatrici selezionate dal Teatro Lirico di Cagliari (coordinate e preparate da Luigia Frattaroli, nei brani coreografici rimontati dalla maître scaligera Lara Montanaro), in una nuova straordinaria produzione sempre del Teatro alla Scala, dove è andato in scena nella Stagione 2017-2018.
Dirige l’Orchestra del Teatro Lirico David Coleman, direttore d’orchestra inglese, ospite regolare dei più prestigiosi teatri d’opera e specialista nel repertorio coreutico.
Interpreti principali di Le Corsaire sono alcune delle più celebri stelle, primi ballerini e solisti, che si alternano nelle diverse recite quali: Nicoletta Manni (23, 25p., 26, 30)/Martina Arduino (24, 28, 31)/Virna Toppi (25s., 29) (Medora); Martina Arduino (23, 25p., 26, 30)/Virna Toppi (24, 28, 31)/Gaia Andreanò (25s., 29) (Gulnare); Timofej Andrijashenko (23, 25p., 26, 30)/Marco Agostino (24, 28, 31)/Nicola Del Freo (25s., 29) (Conrad); Marco Agostino (23, 25p., 26, 30)/Nicola Del Freo (24, 28, 31)/Mattia Semperboni (25s., 29) (Lankendem); Antonino Sutera (23, 25p., 26, 30)/Federico Fresi (24, 28, 31)/Christian Fagetti (25s., 29) (Birbanto); Claudio Coviello (23, 25p., 26, 30)/Mattia Semperboni (24, 28, 31)/Federico Fresi (25s., 29) (Alì, lo schiavo); Emanuela Montanari (23, 24, 25p., 26, 28, 30, 31)/Alessandra Vassallo (25s., 29) (Zulmèa); Gaia Andreanò, Maria Celeste Losa, Alessandra Vassallo (23, 25p., 26, 30, 31)/Vittoria Valerio, Caterina Bianchi, Agnese Di Clemente (24, 25s., 28, 29) (Tre odalische); Alessandro Grillo (23, 25, 26, 29, 30)/Riccardo Massimi (24, 28, 31) (Il pascià); Deborah Gismondi, Giulia Schembri, Massimo Garon, Christian Fagetti (23, 24, 25p., 26, 28, 30, 31)/Marta Gerani, Emanuela Montanari, Massimo Garon, Gabriele Corrado (25s., 29) (Due coppie di Corsari).
La prima rappresentazione di Le Corsaire ha luogo il 23 gennaio 1856 all’Opéra di Parigi e, da subito, riscuote un successo tale che viene replicato, nella stessa stagione, per ben 43 volte. Imprescindibile nel repertorio accademico e indice dell’alto livello artistico di una compagnia di danza, Le Corsaire possiede una forte componente esotica, frutto del gusto dell’epoca che predilige sontuose ambientazioni orientali ed atmosfere da favola. Il balletto, ispirato al poemetto romantico The Corsair di Lord Byron, narra di una fanciulla greca di nome Medora che, insieme a tante altre, viene venduta come schiava dal suo padrone al mercato delle schiave, dove si trova, tra la folla, anche un gruppo di pirati con il loro capo Conrad. Medora, dopo esser stata scelta dal pascià, un compratore di schiave, scappa verso Conrad che aveva visto poco prima ed a cui aveva lanciato uno sguardo d’amore. Insieme affrontano numerose traversie culminanti con il naufragio della nave, dove tutti muoiono tranne loro. Attaccati ad un relitto, riescono ad arrivare a terra, felici per lo scampato pericolo.
Azione, passione e romanticismo in una trama che mette in grande evidenza danze e momenti virtuosistici che richiedono tecnica straordinaria. In un’ambientazione esotica, tra pirati e schiavi, tempeste e rapimenti, uccisioni e cospirazioni, una grotta, un pascià e il sogno in un bellissimo giardino, le avventure del pirata Conrad per salvare la sua amata Medora riempiono la storia d’amore con un irresistibile spirito d’avventura. Con una nuova scenografia e costumi espressamente realizzati per il Teatro alla Scala, ha debuttato nel 2018 la prima produzione di Le Corsaire che la Scala acquisisce nel suo repertorio da quando, nel 1826, su quello stesso palcoscenico venne messo in scena, da Giovanni Galzerani, il primo balletto basato su The Corsair di Lord Byron e, nel 1857, da Domenico Ronzani. Questa produzione di Anna-Marie Holmes, autorevole specialista dei grandi balletti ottocenteschi, da Marius Petipa (di cui nel 2018 si sono celebrati i 200 anni dalla nascita) e Konstantin Sergeyev, ha debuttato nel 1997 con il Boston Ballet, la prima compagnia di danza non russa a eseguire questo titolo, e con l’American Ballet Theatre nel 1998, asciugandolo ulteriormente e con ulteriori modifiche, nello spirito di far emergere e di celebrare anzitutto la vibrante energia di questo balletto che conquista e rapisce il pubblico: «se non avete mai visto un balletto – commenta la Holmes – è questo il balletto da vedere, è così speciale, ricco di momenti di grande bravura per gli artisti, forse più di ogni altro balletto». Ed è questa sua versione di Le Corsaire – trasmessa dalla PBS nel famoso programma “Great Performances” vincendo un Emmy Award – che Anna-Marie Holmes ha poi rimontato per innumerevoli compagnie; ora finalmente il più emozionante tra i grandi classici è entrato anche nel repertorio del Teatro alla Scala.
Complessa e articolata l’evoluzione di questo balletto, spesso presentato nel suo più celebre pas de deux portato a fama immortale da Rudolf Nureyev e Margot Fonteyn negli anni Sessanta del secolo scorso: dalla coreografia di Joseph Mazilier, che vide la nascita a Parigi nel 1856, passando dalle revisioni apportate da Marius Petipa, che ricoreografò il balletto a più riprese dal 1863 al 1899 e arrivando fino al 1997, anno del debutto della produzione di Anna-Marie Holmes con il Boston Ballet. Proprio lei, ballerina canadese che si perfeziona con insegnanti di San Pietroburgo e poi direttamente in Russia, ha l’occasione di imparare e danzare un patrimonio inestimabile di balletti dal repertorio del Kirov, e quindi di poter poi rimontare per le compagnie occidentali i grandi balletti tratti dai classici russi in versione sovietica. Per quanto riguarda Le Corsaire, il suo lavoro è stato, oltre che preservare i momenti essenziali del balletto nelle coreografie di Petipa e Sergeyev, quello di rendere il balletto accessibile ad un pubblico occidentale, veloce e accattivante, anche attraverso interventi su alcune sezioni della partitura musicale, soprattutto sui tempi, per rendere lo spettacolo ancora più brillante e assecondare così l’azione; alcuni spostamenti ed alcuni personaggi sono resi infine più danzanti o divertenti e meno pantomimici.
Il balletto ha una durata complessiva di 2 ore e 30 minuti circa compresi due intervalli.