
Ikea sbarca a Cagliari, l’annuncio è di oggi e ancora non c’è certezza sulla data precisa di apertura. Ma la notizia comincia già a fare discutere, tra cagliaritani che attendevano l’arrivo della multinazionale svedese in città da anni, e operatori commerciali preoccupati per il loro futuro. “Sarà la croce per tanti posti di lavoro nei piccoli e medi negozi cittadini”, è la prima reazione di Roberto Bolognese, presidente di Confesercenti Cagliari.
L’arrivo di Ikea accenderà probabilmente una speranza in tanti giovani disoccupati in cerca di lavoro, e in molti sardi costretti finora a spostarsi nel nord Italia per acquistare mobili e accessori per la casa venduti dal noto marchio mondiale a basso costo. La sede più probabile finora è quella dell’Auchan di Pirri. Intanto tra i commercianti sale la preoccupazione. “Questo è l’ennesimo colpo della globalizzazione – continua Bolognese – che in Sardegna ha portato solo danni. Stiamo continuando a importare prodotti esteri a scapito dei nostri: dove vogliamo arrivare? Sarà l’ennesima croce per tanti altri posti di lavoro, che peserà sull’intera collettività”. Secondo Bolognese, infatti, “è lampante che a fronte di poche decine di nuovi assunti in un grande centro commerciale come Ikea, saranno centinaia i dipendenti dei piccoli e medi negozi che perderanno il lavoro. Così si sta mortificando il tessuto commerciale improntato sul grande e piccolo imprenditore. Non possiamo accettare che la nostra isola sia territorio di conquista per i grandi colossi commerciali, anche perché non portano nessuna ricchezza o sviluppo”.