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Cento euro da spendere in droga e birre, con i corpi dei genitori sgozzati e ammazzati ancora caldi. Parte una telefonata da Igor Diana, secondo quel che ha raccontato un testimone diretto alle forze dell’ordine. Insieme ad un amico, Igor non si preoccupava dei genitori sgozzati ma di acquistare birra e confezionare spinelli con la marjiuana, quasi come se ci fosse qualcosa da “festeggiare”.
Il 36 enne, figlio adottivo, che oggi ha confessato il doppio atroce delitto, era rimasto a lungo in compagnia dei corpi ancora caldi dei genitori, oltre 12 ore, prima di provare a fare perdere le sue tracce. In una fuga terminata con il conflitto a fuoco di Nuxis, nel quale il giovane è stato ferito, per questo si trova ancora in ospedale a Iglesias con una prognosi di 60 giorni di cure. Ma sorprendono la freddezza, la lucidità copn la quale ha vissuto le 24 ore seguite alla drammatica tragedia che è finita nelle home page di tutti i giornali online nazionali. Le armi del doppio omicidio sono state trovate dentro la casa degli orrori: un corpo contudente e un coltello.