La crisi morde a tutte le età, non solo quando si è raggiunta l’età della pensione. Dal cibo alla benzina, per non parlare delle bollette: anche a Cagliari tutti i prezzi sono schizzati alle stelle e la discesa appare decisamente distante. E i casi di “drammi sociali” si moltiplicano. Ignazio Argiolas ha 66 anni, vive a Cagliari e non è invalido. Lavora, ma il suo stipendio da guardiano della scuola civica di musica è stato tagliato. Anche quello della moglie, “facciamo lo stesso lavoro. L’ultima busta paga è stata di 494 euro a testa”. Cioè quasi mille euro, ma la verità è un’altra: “Trecento euro di affitto per 45 metri quadri, poi sto pagando due finanziarie per 12mila euro di cartelle di Equitalia per delle multe che, in alcuni casi, per me sono sbagliate, visto che con la mia auto non ho mai guidato in alcune zone”. Tant’è, bisogna pagare: “Dei 300 euro mensili in due che ci restano bisogna toglierne 30 per i cellulari, dobbiamo sempre averli attivi per il mestiere che facciamo, più il carburante”.
Mangiare è quasi un’utopia: “Mi aiuta mio cognato, qualche volta mia figlia mi fa la spesa. Alla mia età devo chiedere aiuto a loro. Sono anche finito dalle assistenti sociali, un mese fa. Ho spiegato la situazione che viviamo io e mia moglie, sinora non c’è stata trovata nessuna soluzione. Solo parole, che però non riempiono il nostro frigorifero e le nostre pance”.