I negozianti su Whatsapp: “Le auto in via Garibaldi a Cagliari? Mai, la pedonalizzazione ci ha fatto rinascere”

Paolo Angius ha già promosso un referendum, via WhatsApp, tra tutti gli iscritti del consorzio: “Ho chiesto se sono d’accordo o no sul ritorno delle auto per le operazioni di carico e scarico tra le otto e le dieci del mattino. Devo ancora ricevere una novantina di risposte, ma sinora non c’è un solo mio collega che abbia detto di sì”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Le auto in via Garibaldi? “No, grazie”. La “finestra” di due ore prevista dal Comune per far passare le macchine di commercianti e residenti dall’ingresso di piazza Costituzione sino alla piazza dove c’è la scuola Riva trova la contrarietà, almeno sinora, proprio dei negozianti. La delibera promossa dall’assessore al Traffico Alessio Mereu? “Come l’ha fatta, può anche revocarla. Abbiamo chiesto mesi fa di incontrarci per discutere tutti insieme, sto ancora aspettando di conoscere la data”, dice Paolo Angius, 63 anni, presidente del consorzio di commercianti Via Garibaldi e dintorni: “Riportare le auto, per me, non ha senso. Questa strada è rinata da quando è pedonale, si sa che così gli affari aumentano. C’è pure chi ha potuto mettere i tavolini fuori”, osserva Angius, che nella via gestisce, da decenni, un negozio di valigie: “Non si può tornare indietro, se fosse possibile non vorremmo nemmeno che passino i mezzi di raccolta dei rifiuti”. Insomma, l’idea di sentire il rombo dei motori in via Garibaldi, per chi ha un’attività commerciale, sembra essere paragonabile al ricevere un cazzotto.

Paolo Angius ha già promosso un referendum, via WhatsApp, tra tutti gli iscritti del consorzio: “Ho chiesto se sono d’accordo o no sul ritorno delle auto per le operazioni di carico e scarico tra le otto e le dieci del mattino. Devo ancora ricevere una novantina di risposte, ma sinora non c’è un solo mio collega che abbia detto di sì. Nel resto del mondo”, osserva Angius, “ai margini delle aree perdonali vengono realizzate delle piattaforme logistiche proprio per chi deve compiere operazioni di carico e scarico”.


In questo articolo: