I grillini si spaccano anche a Selargius: “Tutta colpa dell’editor”

Selargius 5 Stelle si dissocia da quanto scritto ieri sulla pagina Fb dal loro stesso editor, sulla vicenda della consigliera e del suo decollete davanti al busto di Mussolini


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Il gruppo Fb Selargius a 5 Stelle smentisce il proprio editor della pagina Fb: non aveva intenzione di fare emergere in pubblico quella che è evidentemente una frattura sempre più netta all’interno dei grillini nel Cagliaritano. Questa la nota ufficiale diffusa dal gruppo oggi, dopo la polemica di ieri della consigliera Desire Manca e del suo decollete sul busto di Mussolini: “Occorre precisare che quanto scritto e sostenuto in questo post non corrisponde al reale pensiero del gruppo Selargius Cinque Stelle; non siamo né fascisti né sessisti. Chi ha scritto è un editor della pagina e componente del gruppo che ha agito solo ed esclusivamente nel suo interesse e per scopi personali.  
I fatti e i testi si commentano da soli, noi (inteso come Selargius Cinque Stelle) ci dissociamo dalla posizione e dal pensiero espressi, irresponsabilmente, dal signor Gianpaolo Masu. 
 
In un gruppo la posizione politica è decisa e valutata dai componenti del gruppo stesso, in questo caso tale posizione non è stata concordata dal gruppo ma esprime solo ed esclusivamente la posizione del signor Masu.  
Riteniamo, ragionevolmente, che egli abbia inteso comunicare all’esterno, artatamente e artificiosamente, una frattura all’interno del gruppo Selargius Cinque Stelle, consapevole del fatto che la notizia avrebbe avuto grande riscontro mediatico, come, peraltro, è accaduto.
 
Abbiamo un codice etico e morale che disciplina e regolamenta la condotta che ogni iscritto al meetup di Selargius deve tenere, nel rispetto, prima di tutto, della dignità e del decoro dell’altrui persona. La volgarità e la violenza non ci appartengono. 
In applicazione di tali norme il gruppo deciderà, a breve, quali posizioni prendere al fine di impedire che fatti incresciosi di tal genere si ripetano in futuro. Chiaramente, non condividiamo neanche il gesto della consigliera Desiré Manca, che, per quanto lo si possa ritenere in buona fede, non si confà certamente a un rappresentante delle istituzioni, per giunta del Movimento 5 Stelle, notoriamente antifascista”.


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