“I dipendenti trans potranno scegliersi il nome di genere, sì alla carriera alias al Comune di Cagliari”

“Abbiamo depositato una mozione per chiedere che il Comune di Cagliari consenta di identificare il proprio personale con il nome scelto e l’identità percepita”, dichiara la consigliera Andreozzi, “mantenendo strettamente confidenziali i dati relativi all’identità anagrafica”.


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La carriera alias per il personale trans+ dipendente del Comune di Cagliari. I dipendenti potranno cioè essere identificati col nome di genere scelto da loro e non con quello dell’anagrafe. La richiesta è dell’opposizione di centrosinistra, prima firmataria la consigliera Giulia Andreozzi, Progressisti.
“Quanto può essere difficile per una persona trans+ presentarsi a lavoro sapendo che verrà chiamata con un nome diverso da quello scelto, essere quotidianamente costrette a celare la propria identità percepita o a sottoporsi all’umiliazione di sentirsi chiamare con un nome diverso da quello che hanno scelto?”, scrive la consigliera nel proprio profilo Facebook, “per molte persone trans+, lo stigma sociale e le gravi offese e discriminazioni di cui sono vittime quotidianamente, costituiscono un freno alla ricerca di un’occupazione lavorativa, specialmente in quelle situazioni in cui il percorso di transizione (ancora eccessivamente rigido e burocratizzato nel nostro paese) non sia stato portato a termine e vi sia discrepanza tra l’identità di genere scelta e i dati anagrafici. Consentire alle persone trans+ di essere identificate, anche nel mondo del lavoro, con l’identità di genere scelta anziché con quella risultante dai documenti anagrafici sarebbe fondamentale per garantire loro il diritto alla riservatezza e alla dignità personale e riconoscere il loro diritto fondamentale e inviolabile all’identità personale. Il luogo di lavoro sarebbe in tal modo considerato sicuro e accogliente per le persone trans+.
Diverse realtà hanno già istituito la cosiddetta “carriera alias” per le persone trans+. Anche il CCNL pubbliche amministrazioni consentirà d’ora in poi, sebbene con limiti piuttosto stringenti, questa possibilità.
Ecco perché, assieme ai colleghi e alle colleghe della minoranza, abbiamo presentato una mozione, di cui sono prima firmataria, per chiedere che il Comune di Cagliari istituisca la cosiddetta “carriera alias”, ovvero consenta di identificare il proprio personale che abbia intrapreso un percorso di transizione di genere con il nome scelto e l’identità percepita, mantenendo strettamente confidenziali i dati relativi all’identità anagrafica.

Un piccolo gesto di civiltà per garantire loro il diritto all’identità di genere e la massima tutela della dignità personale e della riservatezza”.


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