I cittadini chiedono, il Comune sposta il cartello-bruttura a Castello

Accolta la richiesta: via il cartello che deturpava l’ingresso a Castello. Ora però serve il piano particolareggiato del centro storico 


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Ieri scrivevamo questa cortese e gentile richiesta: Caro Assessore Mauro Coni, con rinnovata stima personale, riconoscendole un impegno superiore alla media, le segnaliamo un piccolo gran problema. Ci permettiamo di chiederle e di invitarla a rimuovere dalle martoriate Mura di Castello, questo cartello di divieto. Non ci piace perché è inutile. Non ci piace perché è installato in uno degli scorci più belli di questo nostro martoriato centro storico. Non ci piace perché farebbe parte d’ogni scatto fotografico di turisti e no. Non ci piace perché chiunque si reca in visita in Casteddu e Susu sale o scende da li. Lei ha facilmente la possibilità di vederlo, essendo un provetto ciclista, non chiediamo tanto: inviti gli uffici dell’assessorato a recarsi e verificare è certo che troveranno il modo di spostarlo. Sentitamente ringraziano: i ragazzi Noi del Circolo San Saturnino e il vecchio Presidente della Circoscrizione, che Le scrivono.

Oggi la risposta, come immaginavamo con solerzia e gentilezza, il cartello sarà spostato. Non sono mancate le polemiche, le deduzioni e le somme, d’alcuni commentatori, in relazione all’importanza o meno ed alla priorità della segnalazione. Come sempre. Con leggerezza e cortesia, abbiamo posto un piccolo quesito ed abbiamo ricevuto una risposta buona e per tale cosa ringraziamo. Con due precisazioni: il cartello, contrariamente a quanto scritto, è necessario ove si segnala l’obbligo di svolta nel caso di una via a senso unico, è normato dal Codice della strada che l’obbliga d’installazione di un cartello di divieto di transito. Il cartello sarà spostato e sarà impedita la sosta nella parte destra della Porta (nell’immagine è in bella mostra una vettura). Bene. In ogni caso, al di la d’analisi sociologiche sul comportamento cittadinanza, dare regole e farle rispettare spetta all’Amministrazione. E’ tempo che il Piano Particolareggiato veda la luce. Almeno credo. Gianfranco Carboni


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