Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
No alle verifiche del Durc per ottenere un rinnovo o una prima concessione per piazzare a Cagliari il proprio camion bar, bandi solo per le nuove concessioni, graduatorie più rapide, libertà di scelta per il posteggio da occupare. Sono i principali punti, contenuti in una email inviata dall’avvocato Marcello Medici all’assessore comunale alle Attività produttive Alessandro Sorgia, al presidente della commissione di riferimento Pierluigi Mannino e allo stesso Comune, per conto dei caddozzoni rimasti senza concessioni e, quindi, senza lavoro.
Chiedono una modifica di alcuni punti dell’attuale regolamento per l’esercizio del commercio su aree pubbliche che è stato approvato dalla maggioranza che sostiene il sindaco Paolo Truzzu il nove febbraio 2021: “Come ricordato più volte, gli operatori del settore hanno dovuto affrontare, di seguito e senza soluzione di continuità la pandemia da Covid-19, con le conseguenti restrizioni e limitazioni dovute agli innumerevoli impedimenti alla libera circolazione dei soggetti, i rincari dovuti al lievitare del costo delle fonti energetiche, le quali hanno inciso sia sul carburante, sia sulle materie prime tipiche del settore, infine, causato dal secondo fattore sunnominato, l’inflazione galoppante che sta erodendo il potere di acquisto delle famiglie. In questo frangente, spiace constatare, l’azione amministrativa del Comune di Cagliari è stata volta esclusivamente alla repressione delle condotte che sono state ritenute in contrasto con il predetto regolamento, ovvero all’applicazione talvolta pignola, talaltra imprecisa, come più avanti si evidenzierà, comunque sempre chiusurista rispetto al dialogo con gli operatori del settore”.
Nel dettaglio: i caddozzoni chiedono di poter avere le concessioni senza dover presentare il Durc, il documento unico di regolarità contributiva, limitare l’obbligo di bando di gara per la concessione di suolo su aree di nuova istituzione” e non su quelle già esistenti, realizzare il piano delle aree, atteso dal 2011, dopo un incontro con “le organizzazioni di categoria anche per l’eliminazione del singolo posteggio, per una maggiore tutela della posizione individuale, maggiore libertà per protocollare le domande di stalli”, meno ritardi nella pubblicazione delle graduatorie, ben più delle attuali due ore di permesso per vendere per i furgoni itineranti, stracciare le sanzioni che comportano la sospensione dell’attività, e una rivisitazione di tutto il procedimento per chi dovesse essere moroso”. I lavoratori chiedono anche “che vengano riassegnati i posteggi alle sagre del pesce (Giorgino e Sant’Elia), le postazioni per i caldarrostai e le 18 postazioni introdotte nel 2021 al fine di mitigare la crisi dovuta alla pandemia Covid-19. Si auspica che dette richieste vengano discusse prima possibile nella commissione Attività produttive con l’invito di uno o due rappresentati degli operatori ambulanti”.