I 5 Stelle sfasciano il governo: oggi non voteranno la fiducia a Draghi

Appuntamento alle 15 al Senato, poi Draghi salirà al Quirinale da Mattarella. Ieri sera alla fine di un consiglio nazionale fiume, l’annuncio di Conte sulla decisione di uscire dall’aula al momento di votare il decreto aiuti sul quale il premier ha posto la fiducia. L’ex premier ha ceduto al pressing della base del Movimento che da tempo pressa per la rottura.


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

L’appuntamento è per le 15 in Senato. E’ lì che oggi si consumerà lo strappo tanto a lungo invocato dalla pancia del Movimento 5 Stelle, proprio per questo mollato da Di Maio. I grillini, o quel che ne resta, hanno deciso al termine di un consiglio nazionale fiume di non votare il dl Aiuti sul quale il governo ha messo la fiducia. I senatori, peraltro spaccati al loro interno, usciranno dall’aula dando di fatto il via a una crisi di governo. La linea dettata da

Subito dopo Draghi salirà al Quirinale da Mattarella per capire e decidere cosa fare. In realtà, anche senza i 5 Stelle la maggioranza ha tutti i numeri per andare avanti, anche se Draghi qualche giorno fa aveva detto che senza di loro l’esperienza del governo va considerata conclusa.

Ma è chiaro che Mattarella farà tutto il possibile per salvare il salvabile, considerato anche che questo è il “suo” governo, la sua personale mossa per dare una guida a partiti del tutto incapaci di garantirne una. Il capo dello Stato potrebbe convocare i partiti per una rapida consultazione e a quel punto affidare nuovamente l’incarico a Draghi o semplicemente chiedere al premier di fare una verifica in aula per stanare i partiti.

Alta fibrillazione, intanto, nei partiti della maxi maggioranza, che vedono lo spettro delle urne, mentre la Meloni e a tratti Salvini continuano a invocarle e il Pd chiede una immediata verifica. Frenetiche, per tutta la notte, le trattative per evitare il peggio.


In questo articolo: