“Avete aumentato la Tari”: aggrediti a Monserrato il sindaco Tomaso Locci e il consigliere Ignazio Tidu

Il primo cittadino e il consigliere Tidu sono stati aggrediti nel piazzale del municipio: insulti e minacce da parte di un uomo che si sarebbe scagliato contro i rappresentanti istituzionali per l’aumento della tassa sui rifiuti. “Rabbia e odio generati dai leoni da tastiera e da informazioni sbagliate divulgate contro il nostro operato”, spiega Locci


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Monserrato – Il sindaco Tomaso Locci e il consigliere Ignazio Tidu aggrediti nel piazzale del municipio: insulti e minacce da parte di un cittadino che si sarebbe scagliato contro i rappresentanti istituzionali per l’aumento della Tari. “Rabbia e odio generati dai leoni da tastiera e da informazioni sbagliate divulgate contro il nostro operato” spiega Tomaso Locci. Aggressione fisica  sfiorata in piazza Maria Vergine pochi giorni fa, un cittadino ha prima aggredito verbalmente il consigliere Ignazio Tidu per poi rivolgere insulti, accuse e minacce al primo cittadino che si trovava a pochi metri di distanza dal consigliere. Offese irripetibili, volgari, gravissime, una vera e propria violenza contro il ruolo istituzionale e sul piano personale. Non solo: anche contro l’attività imprenditoriale del primo cittadino. L’ aggressione fisica è stata solo sfiorata grazie al sangue freddo del sindaco e del consigliere, ma ciò non ha impedito agli interessati di rivolgersi alle forze dell’ordine e alla polizia municipale per segnalare il grave episodio avvenuto. Non è la prima volta che Locci riceve accuse, minacce e intimidazioni: una pallottola, un gatto impiccato, scritte sui muri e nell’abitazione di famiglia, lettere anonime in passato hanno destabilizzato la tranquillità cittadina. “Ora basta, è il momento che le autorità competenti intervengano valutando ciò che viene scritto sui social e non solo. Informazioni errate, strumentali e false non possono attaccare il nostro operato e sprofondare nelle offese personali. I soggetti più fragili possono essere così istigati, catturati nell’errore di valutazione e sfociare in episodi come quello accaduto qualche giorno fa”.

 

 

 

 

Chi ha manifestato il disagio in maniera violenta e aggressiva è un cittadino conosciuto, “candidato, tra l’altro, contro di me nella lista della candidata sindaca che perse le scorse elezioni amministrative”. Un clima “d’odio”, insomma, “da parte di pochi, la maggior parte dei cittadini sono onesti e rispettosi. Non è accettabile che chi opera per il bene della comunità e ricopre un ruolo istituzionale debba essere attaccato anche nel personale”. Tante le opere realizzate da Locci e la sua amministrazione, “non possono attaccarci su questo e andremo avanti sempre a testa alta. Però ora basta: non è più tollerabile un atteggiamento simile”. Un invito, quindi, alle autorità competenti di verificare, controllare e intervenire riguardo quanto scritto sui social: dai gruppi ai singoli profili e anche su quanto viene pubblicato e che racchiuderebbe una serie di imprecisioni che non farebbero altro che fomentare i più deboli. “Capisco siano risultati che possono dare fastidio, ma non si può passare da una contestazione politica a un attacco personale: certe situazioni non devono essere più sottovalutate. Ringrazio per la loro professionalità il comandante della stazione dei carabinieri Sabiu e il comandante della polizia Locale Nannini”.