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Per tre anni, dal 2015 al 2017, non ha dichiarato nemmeno un centesimo di ricavi. Così un ristoratore di Sestu è riuscio ad evadere, in trentasei mesi, oltre settantunomila euro. A scoprire la “truffa” sono stati gli uomini della seconda compagnia di Cagliari della Guardia di Finanza. Dalle loro verifiche è emerso che l’uomo non era povero, bensì un evasore totale: grazie ai dati dello “Spesometro” i finanzieri hanno ricostruito tutto il volume di affari del commerciante, “incrociando” i dati delle fatture degli acquisti fatti e altre carte in mano ad alcuni fornitori. E, oltre ai 71467 euro “volatilizzati”, ci sono anche altri 40590 euro evasi e legati all’Iva. “La verifica si inquadra in un più ampio quadro di intensificazione delle attività di polizia economica – finanziaria disposte dal Comando Provinciale di Cagliari a tutela degli interessi della collettività che è condizione indispensabile per il raggiungimento dell’equità sociale e conferma l’impegno quotidiano delle Fiamme Gialle nel territorio a tutela della legalità sotto ogni veste”, informano dalla caserma cagliaritana della Guardia di Finanza.
“Dall’inizio dell’anno, l’azione di contrasto all’evasione fiscale, ha consentito, con il solo riferimento agli evasoti totali, di far “emergere” 55 soggetti che non hanno presentato, seppur in presenza di una effettiva attività lavorativa, le previste dichiarazioni al Fisco, occultando, complessivamente ricavi per oltre 7,8 milioni di euro con una conseguente evasione dell’Iva di 2,8 milioni di euro”.