Grillo non si presenta in Sardegna: hanno litigato per le poltrone

Il Movimento 5 Stelle che doveva garantire speranza e cambiamento in Sardegna si spacca su candidature e poltrone, Grillo pronto a rinunciare alle elezioni regionali. Ora come lo spiegano alle migliaia di sardi che avevano votato per una svolta nei partiti?

Beppe Grillo sembra davvero orientato a non presentare il Movimento 5 Stelle alle elezioni regionali in Sardegna. Per colpa del difetto atavico dei sardi: l’invidia e le guerre fratricide. “Ufficiale: Grillo non concederà il logo a nessuno. Il Movimento 5 Stelle non si presenterà alle prossime regionali”. Lo ha affermato oggi uno degli uomini più vicini al leader del M5S, Roberto LardieriTra gli attivisti sardi sta esplodendo la protesta: alcuni hanno cominciato lo sciopero della fame, altri invocano le dimissioni immediate dei parlamentari sardi. Nonchè l’immediata espulsione di quelli che hanno fatto da “capibastone” del movimento nell’isola. Siamo di fronte a un fatto politico clamoroso e a un caso nazionale: quello che è stato il primo partito in Sardegna appena dieci mesi fa, ora si sta sfaldando dando ragione a tutti coloro che parlavano di bluff. La politica non si improvvisa: i grillini sardi stanno riuscendo nella difficile impresa di rilanciare i vecchi partiti della vecchia nomenklatura, rinunciando al cambiamento.

Se la notizia verrà confermata (ci auguriamo il contrario e anzi lanciamo un appello a Grillo perché cerchi un’intesa) potrebbe essere l’antipasto di un disastro nazionale: significherebbe che tutti quelli che in Sardegna hanno votato Grillo per denunciare la loro protesta, sono stati traditi. Significherebbe che sono state elette persone che non erano in grado neanche di mettersi d’accordo sulla presentazione di una lista. Significherebbe dare ragione a Pd e Pdl, rivalutare chi fa politica da decenni. Non tutti sono inquisiti, sono tantissimi i giovani sardi che si impegnano nei partiti e che stanno vivendo queste ore con grande trepidazione, in attesa della scelta cruciale anche sul candidato del centrosinistra. Allora, i grillini sardi sono a un bivio: se davvero Grillo non concederà il simbolo, nomi come quelli di Polese, Licheri, Piccinnu e Fanni rischiano di passare alla storia come quelli che hanno spaccato un movimento che aveva promesso la svolta. E che invece, quando si è trattato di discutere di candidature e poltrone, ha fatto addirittura peggio degli altri. Grazie, per ora, da parte delle migliaia di sardi che avevano votato il Movimento 5 Stelle sperando fosse almeno una speranza.