Graziano Mesina arrestato nel silenzio di Desulo: “Dormiva vestito, ha solo fatto una smorfia”

La cattura passata “inosservata” in tutto il paese. Nessuna finestra aperta, nessun curioso. Il latitante ospitato da una coppia di amici, aveva a disposizione tutto il primo piano della casa. I carabinieri: “Lo aiutavano in tutto, Mesina non si è mai mosso dalla Sardegna. Non aveva il cellulare, dai cittadini non c’è mai arrivata nessuna segnalazione”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Il blitz è scattato alle 2:30 in una casa nella zona di Contrada Gennargentu, in una Desulo silenziosissima. “Nessuna finestra aperta, nessun curioso che si sia affacciato”. La cattura di Graziano Mesina è avvenuta in un clima quanto meno surreale. Non ha opposto resistenza, “ha solo fatto una smorfia”, spiegano i carabinieri che l’hanno rintracciato e arrestato. Dormiva vestito ed è rimasto sempre in silenzio. Proprio come l’intero paese nel quale, da un po’ di tempo, aveva trovato un alloggio sicuro e la protezione di una coppia di amici, entrambi cinquantenni e subito arrestati per favoreggiamento, che aiutava Graziano Mesina in tutto. Dal cibo alle altre necessità, l’ex primula rossa aveva a disposizione l’intero primo piano della casa, nel secondo invece viveva la coppia. “Le sue condizioni fisiche ci sono sembrate buone, non aveva cellulare e dormiva vestito. Mesina non ha mai opposto resistenza”, spiega il comandante dei carabinieri del Ros, Pasquale Angelosanto. “Non abbiamo mai ricevuto nessuna segnalazione o confidenza, dai cittadini o dai collaboratori di giustizia. Abbiamo fatto le nostre indagini e siamo arrivati a lui”.
Una casa tutt’altro che isolata, quella dove Graziano Mesina si nascondeva: “Anzi, è inserita in un contesto abitativo abbastanza ampio”, afferma il tenente colonnello Giorgio Mazzoli. Dentro l’appartamento coperte di lana, una stufetta e nient’altro. Niente giornali, niente tv. L’impressione è che il latitante potesse andarsene da qualche altra parte è dovuta al ritrovamento di ben seimila euro in contanti. Una cifra giudicata “strana” dagli investigatori, visto che la pensione di “Grazianeddu” era di appena cinquecento euro, ma era stata sospesa già da tempo. Mesina è già rinchiuso nel carcere di Badu’e Carros. Le indagini dei carabinieri vanno avanti per cercare di ricostruire la vasta tela di persone che, per un anno e mezzo, ha contribuito a far diventare il latitante un “fantasma” agli occhi di tutti.


In questo articolo: