Grande serata al Ghetto, tra “Tempus” di Angioni e Gisella Vacca

Per le compagnie La cernita e Sirio


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Serata veramente ricca ieri al Ghetto degli Ebrei per Sardigna Teatro Festival, organizzato dalla Compagnia Origamundi Teatro. Due eventi nella stessa serata.

Il primo, ‘Tempus’, frammenti da un poema di Giulio Angioni, ed. Cuec Editrice, da un’idea di Roberto Serra. Con Lucia Longu, Luciano Sulas, Mariella Mannai, Rita Martinelli e Rosanna Sulas.
Consulente letterario Roberto Serra, adattamento teatrale con la regia di Monica Porcedda. Come si legge in un breve estratto da una recensione “Strambu che nos e totu est su tempus,fait e isciàt totu, narànt is antigus totu torrat a fài, su tempus” – Sardinews n°1 anno XIV- gennaio 2013):” La narrazione di Tempus si svolge dentro una natura ancora abitata dai suoi cicli, il mondo del lavoro e della festa, dell’apprendere e del gioco, la bellezza delle donne e l’amore, il potere e la povertà, il tradimento e la guerra che ci è occorsa e le trasformazioni della plastica, e infine il morire. Allora tempus è tempo, il tempo che abita la mente, “perché la mente è luogo di fantasmi”, di cose che sono e di cose che non sono, nel fare e disfare del tempo.
Ne risulta un testo complesso nella forma e nella densità dei contenuti, pure piacevole nella fluidità della narrazione, nei cenni d’ironia, nelle antifrasi che Angioni riprende della lingua sarda, che come afferma lo stesso Angioni “è la sola lingua in cui avrei potuto scrivere queste poesie”. È allora la lingua, più profondamente, non è solo veicolo e strumento d’espressione ma si fa essa stessa soggetto del romanzo, una lingua che non è tanto parlata dall’ autore e dai personaggi ma che fa parlare i personaggi”

Lo spettacolo si snoda dal racconto di un vecchio che ripercorre momenti salienti di vita vissuta in Sardegna, con bellissime sovrapposizioni di voci e di suoni di alta forma poetica

(nella foto la copagnia ‘La cernita’)

Il secondo evento della serata è stato ‘Suoni di Sardegna’, una sorta di viaggio poetico e musicale diretto e interpretato da Gisella Vacca, alla chitarra Roberto Rachel per la produzione Sirio Sardegna Teatro. Gisella Vacca ha cantato e recitato bellissimi brani di autori sardi, come Grazia Deledda, Francesco Masala, Romano Ruju, Benvenuto Lobina, Maria Grazia Dessì, Joyce Lussu, Montanaru, Sebastiano Satta, Peppino Mereu, Anna Cristina Sedda, Paolo Pillonca e la stessa Vacca. Il recital ha toccato momenti di vero pathos per la recitazione ben orchestrata con la musica, tra storie ancestrali di Sardegna e sentimenti di donne.

 

 

 


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