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Botta e risposta sui presunti ritardi nei pagamenti degli stipendi alle guardie giurate e ai custodi della Gpr Security Vigilanza di Cagliari. Adesso è l’amministratore unico dell’istituto cagliaritano, Giuseppe Perra, a prendere la parola e smentire quel che definisce “un comportamento assurdo teso a gettare fango sull’azienda”: “Prendiamo atto di quanto a voi inviato dal sig. Antonello Lecis, Rappresentante Sindacale della UGL – si legge nel documento redatto dalla Gpr Secutiry – si tratta dell’ennesima illegittima comunicazione, di cui contestiamo integralmente il contenuto e che tende, più che altro, a gettare del gratuito discredito sulla nostra società. Rileviamo, infatti, che, ancora una volta, le argomentazioni del Lecis e della UGL sono pretestuose – aggiunge Perra – oltreché infondate. Eventuali ritardi sono dovuti, come è noto, a quelli imputabili alle stazioni appaltanti pubbliche nel pagamento del servizio svolto. È singolare, però, che a queste ultime il Lecis non abbia inviato alcun sollecito. Peraltro, la comunicazione è talmente generica, da non consentire alcun riscontro specifico”.
UTENZE E FATTURE. “Sulle retribuzioni – dice Perra – possiamo solo osservare che le stesse per prassi consolidata, da sempre, vengono erogate ogni il 20 del mese successivo a quello lavorato, questo per i motivi su descritti, eventualmente il ritardo è di tre giorni e la nostra società sta pagando interessi enormi per anticipare somme che le stazioni appaltanti non versano secondo le scadenze contrattualmente assunte. Pertanto non corrisponde a verità quanto asserito dal Lecis. Aggiungasi che il Lecis è pure dipendente guardia giurata di un’impresa concorrente, che ad oggi si è aggiudicata appalti ai quali anche la ns. Impresa ha partecipato e per i quali sono già sorte delle problematiche e delle contestazioni, ovvero che ha partecipato ad appalti che sono stati aggiudicati alla nostra società. Lo riteniamo, pertanto, del tutto incompatibile con l’incarico da affidato dalla UGL, che si è ben guardata dal sostituire, nonostante il nostro rilievo e la nostra richiesta. Francamente non comprendiamo l’interesse della predetta UGL a coltivare azioni sindacali senza neppure averne approfondito l’oggetto, né, tanto meno, comprendiamo la perseveranza del Lecis in tal senso. Ci riserviamo, ovviamente – conclude Giuseppe Perra, Gpr Security – di agire per il risarcimento dei danni, compresi quelli all’immagine”.