Gli agricoltori sardi messi in ginocchio dalle cavallette: “Situazione fuori controllo, soldi dei ristori in ritardo”

L’ennesimo grido di dolore che arriva dalle campagne isolane, devastate dalla piaga delle cavallette: “Sono miliardi, dove passano rimane solo il deserto”


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È “fuori controllo” la situazione delle cavallette nel centro Sardegna, e Copagri scrive una lettera sos a tutti i consiglieri regionali della commissione dell’Agricoltura: “Miliardi di insetti invadono i campi e lasciano il deserto dietro di loro; le azioni messe in atto da Laore, con la collaborazione della Provincia di Nuoro, dobbiamo purtroppo sottolineare, non si sono rilevate efficaci. Le azioni di prevenzione e lotta si sono limitate alla ricerca dei luoghi di deposizione delle uova e a qualche trattamento derivante da esperienze pregresse; non si sono eseguite le arature dei terreni incolti anche perché hanno un senso se eseguite nel periodo autunno-vernino; non si dispone di prodotti riconosciuti per l’agricoltura biologica tant’è che un produttore di Bolotana, che è, tra l’altro, presidente del Gal Marghine, lo ha acquistato a sue spese. Non si conoscono gli insetti antagonisti né tantomeno chi li raccoglie, o li moltiplica, e come vengono o verranno diffusi. Per queste ragioni abbiamo inviato ai capigruppo del Consiglio regionale e ai componenti della Commissione agricoltura una nota per invitarli a sollecitare la Giunta regionale affinchè siano superati i ritardi che si registrano nella predisposizione del Piano di contrasto previsto dalla legge regionale 17/202″.

 

 

“La redazione del Piano, per il quale è stato disposto un finanziamento di 800 milioni di euro”, spiega Pietro Tandeddu, direttore regionale di Copagri, “è delegata all’agenzia Laore che si avvarrà della collaborazione dell’Università di Sassari , Dipartimento di Agraria, Sezione di patologia Vegetale ed Entomologia. Ma al di là del Piano, che ha per noi priorità assoluta in quanto strumento di prevenzione, ritardi notevoli si registrano nel percorso di istruttoria ed erogazione delle misure di ristoro dei danni subiti dai produttori. Premesso che nessun indennizzo è stato previsto per i danni del 2019, anno di ricomparsa delle cavallette, sono stati stanziati, nel 2020, 400mila euro per l’indennizzo dei danni registrati nel 2020 dando successivamente a Laore il mandato di istruire le pratiche , secondo criteri e modalità prestabiliti, ivi compresa l’individuazione delle aree interessate che riguardano ben 19 Comuni, e conseguentemente erogare quanto dovuto ai produttori. Nessun avviso è stato emanato e quindi nessuna domanda è stata presentata e nessun aiuto, ad oggi, è stato erogato. Cinque mesi fa la legge regionale 17 del 22 novembre 2021 ha stanziato ulteriori due milioni di euro per ristorare i danni verificatisi nel 2021; solo il 29 aprile scorso è stata approvata la delibera di attuazione dando mandato, anche in questo caso, a Laore di predisporre il bando e tutti gli atti conseguenti. Non sono al momento deliberati ristori per il 2022.


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