Giuseppe La Rosa, morto in Afghanistan: una targa per lui a Pula

Sentita cerimonia con i sindaci e il sottosegretario Rossi. Il sindaco Medau: dialogo aperto sul futuro delle servitù militari da recuperare


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L’Assessore degli Affari generali, personale e riforma della Regione, Gianmario Demuro, è intervenuto, a Pula, alla cerimonia per ricordare il maggiore della “Brigata Sassari” Giuseppe La Rosa, morto in Afghanistan, l’8 giugno del 2013, in seguito a un attentato ai danni di un convoglio militare italiano sulla strada per Farah.

Giuseppe La Rosa era nato in Sicilia, a Barcellona Pozzo di Gotto, ma aveva un rapporto molto stretto con la Sardegna e con Pula in particolare. Per iniziativa dell’amministrazione comunale, nel cortile della casa Frau, è stata scoperta una lapide commemorativa. Erano presenti, oltre a Demuro, il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi, i sindaci di Pula e Teulada Carla Medau e Daniele Serra.

L’Assessore degli Affari generali si è soffermato sui valori di cui il giovane Giuseppe La Rosa, morto all’età di 31 anni, è stato interprete. Gli stessi valori che hanno sempre contraddistinto la storia gloriosa della Brigata Sassari.

Sulla sua pagina Fb, il commento del sindaco Carla Medau: “Con grande orgoglio stamattina abbiamo accolto il Sottosegretario di Stato alla Difesa, l’On. Domenico Rossi venuto nella nostra cittadina per presenziare all’inaugurazione della targa in onore del Maggiore Giuseppe La Rosa morto a Farah in Afghanistan nel 2013.

E’ stata una mattinata di grande emozione, a partire dall’incontro in Aula Consiliare dove è stato affrontato il tema della servitù militare di Nora esistente fin dal 1978. La presenza del Sottosegretario rappresenta la sensibilità del Governo Italiano ai problemi della Sardegna, rafforzata ulteriormente dalla presenza del Governo Sardo presieduto dall’Assessore Gianmario Demuro. E’ evidente che la nostra Isola, rappresenta una presenza più che significativa in ambito di servitù militari, da un anno abbiamo aperto con il Ministero della Difesa un dialogo fattivo, stiamo valutando una delocalizzazione che ci consenta di valorizzare al meglio l’area in cui esiste attualmente la servitù militare poiché riconosciuta come area di grandissimo pregio.

Auspico che anche il Governo Regionale con grande attenzione e sensibilità, apra un tavolo di trattive sulle numerose servitù militari presenti in Sardegna, sono convinta che il cammino sia tracciato e ho fiducia che la Regione possa avviare con Roma un dialogo altrettanto produttivo. Il nostro non è un disimpegno al valore delle forze armate ma una volontà a rivedere e ridiscutere alcuni presidi che ci darebbero un maggiore respiro.

Il vero motivo però della giornata di oggi è quello di ricordare, attraverso la targa argentea donata dalla famiglia Sarais-Putzolu residente da tanti anni a Pula, il Maggiore La Rosa e con lui tutti gli eroi delle guerre attuali e di quelle passate, ricordiamo tutti i sacrifici di questi nostri figli, di questi nostri fratelli che hanno dato la loro vita per un ideale di pace, di uguaglianza, per affermare la democrazia, un valore altissimo che non va dato per scontato. A loro va tutta la nostra gratitudine, la nostra riconoscenza”.

 


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