Giuseppe Piccaluga, da quattro anni, gestisce un bar nella centralissima via Garibaldi a Cagliari. È uno dei baristi che, “anche se a malincuore”, sposa la causa dei pastori sardi: “Non sono d’accordo sullo spreco del latte, ma se non si fa un’azione eclatante non cambierà mai nulla. A mali estremi, estremi rimedi, immagino gli allevatori che producono e, se loro arrivano a rinunciare alla loro intera produzione, è giusto portare avanti la protesta”.
“È da tempo che si parla del prezzo del latte”, osserva Piccaluga, “non devono deciderlo le multinazionali ma i produttori, solo loro sanno tutto ciò che c’è da fare per produrlo e il prezzo, quindi, lo devono fare loro”.