Giro di mazzette a Quartu, ai domiciliari 4 accusati di corruzione

Lasciano il carcere di Uta dopo quasi 20 giorni  quattro persone, tra funzionari comunali e vigili urbani e un’imprenditrice edile, arrestate lo corso 10 dicembre con l’accusa di corruzione. 


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Lasciano il carcere di Uta dopo quasi 20 giorni, quattro persone arrestate lo scorso 10 dicembre con l’accusa di corruzione a Quartu. Vigili urbani e funzionari comunali erano finiti nel mirino della Procura per un presunto giro di mazzette nell’operazione della Squadra Mobile denonimata Paese d’ombre. Il tribunale del riesame ha deciso di mitigare la pena: ai domiciliari l’imprenditrice edile Deborah Puddu, i due agenti della polizia municipale Giovanni Argiolas e Raimondo Pontis,  il funzionario comunale Sergio Nioso. Confermata invece la misura cautelare per Franco Schirru.

 

Tangenti in cambio di concessioni edilizie. Un vero e proprio “consorzio di persone dedite al malaffare”, in un settore (quello urbanistico, di vigilanza amministrativa) che aveva base operativa al sesto piano del Comune di Quartu, dove c’era chi, tra vigili urbani, impiegati e istruttori comunali, elargiva benevolmente autorizzazioni, evitava controlli su lavori in due palazzine da ristrutturare e creava un business con tanto di mazzette di denaro che circolavano tra i dipendenti infedeli ai danni del patrimonio comunale. 

 

 


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