Giovani in Sardegna, uno su tre fuma spinelli e sfida i pericoli: “Genitori, occhio a questi gruppi Fb”

L’sos preoccupante lanciato da Luca Pisano dell’Osservatorio Cybercrime Sardegna: “Nella nostra isola un ragazzo su tre dai tredici anni in su fuma marijuana e talvolta beve super alcolici. Il fenomeno del poliabuso riguarda anche le ragazze”. E spuntano i termini in gergo come “fattanza e trippanza” usati anche nelle chat. “Cari genitori, fate attenzione a questi gruppi Fb e Instagram”. Viene fuori un quadro allarmante. CONDIVIDIAMO!


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di Luca Pisano
Caro genitore,
chiedi a tuo figlio se conosce 4.20.
Se risponderà affermativamente, forse ti spiegherà che il 20 aprile (4.20 secondo il calendario anglosassone) è la festa della marijuana e della fumata collettiva. Chiedigli poi un parere su “fattanza” e “trippanza”. Tu, probabilmente, non conosci il significato di queste parole, tuo figlio/a si.

Che cosa devi, allora, sapere?
1. Anche in Sardegna 1 ragazzo su 3 (vedi nota 1) dai tredici anni in su, fuma marijuana e talvolta beve super alcolici. Il fenomeno del poliabuso riguarda anche le ragazze.
2. Molti adolescenti manifestano importanti “sintomi digitali” che ti potrebbero essere utili per rilevare il problema. Propongono una rappresentazione trasgressiva del sé, attraverso la diffusione di: A) foto e video che li ritraggono durante l’uso di sostanze psicotrope (vedi in particolare le storie su Instagram); post con cui istigano altri minorenni all’uso illecito di droghe o con cui provocano i genitori, i docenti e le forze di polizia. Infatti, la dipendenza dalle sostanze stupefacenti è spesso speculare alla dipendenza dai like che molti ragazzi ricevono postando contenuti sempre più trasgressivi sul web. Con il risultato di strutturare una “dipendenza” (da like o visualizzazioni) nella dipendenza (da sostanze stupefacenti).
3. Molti giovani tendono poi a sottovalutare (spesso negare) i rischi di danneggiare la propria salute. “Rollo ma non mi drogo” è una delle frasi tipiche di molti ragazzi che non vogliono credere ai gravi effetti che le “canne” possono produrre sulla psiche e sul corpo.
4. “Non sono bello ma spaccio”: rappresenta un altro esempio di sottovalutazione delle conseguenze giuridiche dei propri comportamenti. L’appartenenza alla subcultura virtuale “droghe, alcool e sesso”, fattanza network, fattona, tettanza e trippanza, favorisce la trasformazione del reale-virtuale in uno spazio “transazionale” (privo di regole, limiti e norme) in cui molti giovani ritengono di potere trasgredire senza subire conseguenze. Ovviamente quando un loro coetaneo viene arrestato, la maggior parte dei ragazzi rimane senza parole.

Se hai dubbi:
1. Confrontati con i genitori degli amici di tuo figlio per raccogliere informazioni. Spesso sanno qualcosa che non hanno avuto il coraggio di dirti.
2. Controlla il cellulare di tuo figlio e verifica sulla Direct di Instagram, su whatsapp e su Telegram se parla con gli amici di droga, alcool e acquisto/vendita di sostanze stupefacenti;
3. Segui le sue pubblicazioni su Instagram (foto, commenti e sopratutto le storie).
4. Aggiornati seguendo sui social i seguenti profili/gruppi:

Facebook
https://www.facebook.com/fattanzainabbondanza420/
https://www.facebook.com/fattanzainabbondanza/
Fattanza e ignoranza (gruppo chiuso)
https://www.facebook.com/tettanza/
https://www.facebook.com/trippanza/
https://m.facebook.com/Movimento5Grammi/
https://m.facebook.com/LoveDrugsMuffa/

Instagram
https://www.instagram.com/fattanza_in_abbondanza
https://www.instagram.com/fattanza_e_culanza
https://www.instagram.com/trippanza
https://www.instagram.com/sorrisiecannoni
https://www.instagram.com/fattiperviaggiare
https://www.instagram.com/nonsonobellomaspaccio_official

Telegram
@FattanzaNetwork
@fattanza
@trippanza

5. Se i tuoi sospetti trovano purtroppo conferme, non colpevolizzarti e chiedi l’intervento del SERD. Ti possono aiutare.