Giovane sardo ucciso da un ubriaco al volante, la madre: “Solo 5 anni di carcere, sono schifata”

Davide Marasco è stato travolto, a Roma, da un albanese ubriaco che stava guidando contromano. Il pm chiede 5 anni di carcere. La madre della vittima: “La vita di una persona vale davvero così poco?”


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La richiesta del pm è arrivata qualche giorno fa: cinque anni a Naim Xhumari, l’albanese che, la notte del ventisette maggio scorso, ha travolto a Roma con la sua Ford Fiesta Davide Marasco, 31enne nuorese da anni nella Capitale per lavoro. Il giovane lavorava come panettiere: i cinque anni chiesti sono frutto del rito abbreviato. Quando era al volante della sua macchina, Xhumari era ubriaco e, contromano, aveva centrato lo scooter sul quale viaggiava Marasco. Il 20 dicembre ci sarà la prossima tappa del processo. La madre del giovane, Maria Grazia Carta, non ci sta. La donna era presente nell’aula quando è stata letta la richiesta di pena: “Sono molto schifata e arrabbiata. La vita di una persona vale davvero così poco?”. La Carta ha lanciato una petizione su internet dal titolo sin troppo chiaro: “Giustizia per Davide Marasco”. Sono già migliaia le firme raccolte.

 

“Con l’udienza lo stato ha proposto di tutelare un criminale uccidendo due volte mio figlio. È doloroso per una mamma dover gestire questa fase della vita, non poter vivere il proprio dolore per la perdita di un figlio in intimità ed in silenzio”.