La stagione turistica in Sardegna, ancora distante dalla fine viste le temperature estive e gli arrivi dei voli, è stata da record: “Abbiamo superato ampiamente i numeri del 2019”. Nell’Isola che si prepara ad ospitare, a Cagliari, per tre giorni, 55 operatori turistici locali e 40 buyer da tutto il mondo, inclusi 4 direttamente dagli Stati Uniti, la vittoria di Giorgia Meloni e del centrodestra porta molte speranze. La nuova ministra del Turismo è Daniela Santanchè, ed è proprio a lei che si rivolge l’assessore regionale Gianni Chessa: “Deve dare più risorse per farci fare promozione e organizzazione, i fondi non sono mai sufficienti. Storicamente, l’assessorato del Turismo vale meno dell’1 per cento del bilancio regionale. Mi auguro che, oltre ai fondi, ci ascolti. In Sardegna le novità sono tante e, anzi, tanti ci copiano perchè non hanno mai puntato sul turismo sportivo”. Nell’Isola, negli ultimi dieci anni, tra tennis internazionale, triathlon e rally, i primi ad essere rimasti soddisfatti sono proprio gli albergatori, molti dei quali hanno registrato degli insperati tutto esaurito. Oltre alla richiesta economica, c’è poi da cercare di capire come fare, da novembre ad aprile, a mantenere disponibili tutti i voli per la Sardegna.
“Una delle nostre storiche difficoltà, ogni anno è la stessa storia. Purtroppo dipendiamo dall’Europa, ci dovrà pensare chi arriverà all’assessorato dei Trasporti, oltre al presidente della Regione, trovare soluzioni per garantire una continuità di collegamenti anche nei mesi non estivi”, afferma Chessa. “Cagliari sta crescendo come destinazione, abbiamo i dati certificati. È stato un anno boom per il turismo, governare durante la pandemia è difficile per tutti”.